Chiuse le indagini sui ‘gazebo e tavolini illegali’ nelle città di Caserta, 23 persone tra dirigenti del Comune e gestori di locali rischiano di finire sotto processo.Potrebbe interessarti
Tra loro ci sono i dirigenti del Comune di Caserta Gianni Natale e Marcello Iovino insieme coi rappresentanti legali ed amministratori dei locali: Carmela Musto, 60 anni di Caserta; Maddalena Argenziano, 43 anni di Macerata; Giuseppe De Luca, 46 anni di Marcon (Venezia); Gianluca Vitiello, 38 anni di Caserta; Giuseppe Sibilla, 38 anni di Caserta; Francesco Cimmino, 36 anni di Caserta; Alfonso Bruno, 52 anni di Caserta; Fabio Biondi, 32 anni di Napoli; Antonio De Lucia, 35 anni di Caserta; Roberto Spina, 49 anni di Macerata; Gennaro Capasso, 49 anni di Caivano; Luigi Bernardo, 43 anni di Casagiove; Elisabetta Petti, 42 anni di Sant’Agata de’ Goti; Alfonso Focaccio, 58 anni di Napoli; Alfonso Storace, 41 anni di San Nicola la Strada; Antonino Toraldo, 54 anni di Crispano; Magdalena Antonucci, 24 anni di Caserta; Michele Marzano, 41 anni di Caserta; Maria Grazia Valentino, 50 anni di San Prisco.
Le indagini hanno riguardato tutti i locali del centro del Capoluogo: è emerso che i gestori avevano chiesto ed ottenuto l’autorizzazione del Comune per poter installare gazebo, tavolini e sedie fuori le proprie attività commerciali, pagando anche la Tosap, ma l’Ente aveva ‘dimenticato’ chiedere i permessi alla Soprintendenza. Per questo motivo è stata aperta un’inchiesta che ha portato al maxi sequestro, con (quasi) tutti i locali del centro storico del Capoluogo di Terra di Lavoro che si sono visti notificare il decreto del pubblico ministero. Poi, dopo una decina di giorni, è arrivato il provvedimento del gip che ha negato la conferma del sequestro. Il pm aveva avanzato anche ricorso al Riesame, ma poi vi ha rinunciato.
Gustavo Gentile





