Video e foto pornografiche fatte girare attraverso whatsapp e nelle chat con diversi utenti. Un episodio di cyberbullismo che ha avuto come vittima una studentessa e come suoi aguzzini 5 suoi coetanei, tra cui due ragazze di Maddaloni ed altri tre di Acerra, finiti sotto processo con l’accusa di pedopornografia. Ieri dinanzi al Tribunale per i Minori si è svolta l’udienza del processo a carico del gruppo di cyberbulli che hanno invocato la “messa alla prova”, cioè la sospensione del processo a loro carico in cambio dello svolgimento di lavori di pubblica utilità. Una forma di pentimento su cui il giudice si è riservato per verificare se sussistono le condizioni per la “pena alternativa”. I fatti di cui al processo si sono verificati tra aprile e maggio del 2017 quando i cinque, all’epoca tutti minorenni, iniziarono ad inoltrare tra di loro ma anche in una chat con 108 partecipanti le fotografie ed un video pornografico ritraente la loro amica. Il processo riprenderà a febbraio.
Gustavo Gentile
Villaricca – Un audace scippo in pieno giorno ma una incauta via di fuga si… Leggi tutto
La mozzarella in carrozza è uno di quei piatti che sanno di casa, di tradizione… Leggi tutto
Dopo una grande trasformazione del brand sotto l’ombrello di Turkish Airlines, AJet raggiunge 34 Paesi… Leggi tutto
Napoli – Mistero ieri sera a Posillipo, dove i carabinieri della compagnia Napoli Centro e… Leggi tutto
Caserta– Hanno pensato di trovare rifugio oltreconfine, nelle nebbiose terre della Bosnia-Erzegovina. Invece, per cinque… Leggi tutto
Un'altra vita spezzata, un'altra tragedia che si abbatte sul Cilento in un'estate di sangue. La… Leggi tutto