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Castellammare. I diplomati del ’76 si incontrano a 42 anni dall’ultimo giorno di scuola

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Avrebbe potuto essere non facile rivedersi dopo 42 anni senza provare imbarazzo. La vita ha segnato i loro volti, che sono cambiati un po’… e anche tutto il resto. Ma è bastato guardarsi negli occhi e, di certo – anche se quegli occhi fossero stati bendati – anche solo le voci dei compagni di scuola della “V A” diplomati ragionieri nel 1976 al “Luigi Sturzo”, di Castellammare di Stabia, sarebbero bastate a far tornare tutti di nuovo 18enni. E così è stato.
Al ristorante Holyday Tode’s, in località Varano, si sono incontrati di nuovo quegli studenti di 42 anni fa, riaccendendo lo spirito cameratesco che li aveva uniti da adolescenti, tra “filoni”, assemblee, proteste studentesche, battute, scherzi, piccoli drammi personali condivisi per 5 anni di scuola superiore nell’istituto di Via D’Annunzio. Qualcuno tra loro ha frequentato con il gruppo storico solo il Biennio. Mentre, altri sono stati in quei banchi nel Triennio. Però, nei corridoi, la vita continuava a scorrere insieme: appuntamento al suono della campanella, nei bagni, al bar o ai cancelli dell’istituto, talvolta in discoteca. Hanno mangiato panini divisi in dieci e venti bocconi, perché ognuno se ne “saziasse”. Hanno fumato una sigaretta in 5 o 6. Hanno parlato di politica, di droga, d’amore, dei “vecchi” genitori, dei loro giovani miti del calcio e della canzone. Hanno sofferto per l’esame di Stato e per l’addio che ha lanciato tutti nella vita vera. Ieri sera si sono incontrati di nuovo: in 24, dopo una certosina ricerca dei recapiti di ognuno. Il miracolo l’ha fatto Whatsapp che consente di creare e mettere in contatto chi vuole, anche se a chilometri di distanza. Sono tornati i discorsi della politica, della musica, dei sentimenti spezzati, di quelli rinati, del lavoro. Ma anche di figli e di nipotini. In molti, infatti, sono ormai nonni.
Qualche assenza si è sentita. Ma nei discorsi e nei ricordi sono stati presenti tutti, anche Rosaria che vive in Inghilterra, Caterina a La Spezia, e Coppola che è in Ucraina. L’appello l’ha letto la prof di Matematica, Giovanna Garofano, vera sorpresa della serata. Barbato Maria, Benigno Rosa, Cannavale Concetta, D’Alessandro Eleonora, D’Amato, Giuseppina, D’Aniello Licia, D’Auria Catello, Del Santo Nunzio, Di Vuolo Luigi, Donnarumma Antonino, Elefante Vincenzo, Esposito Rosa, Mascolo Teresa, Mentana Domenico, Orazzo Giuseppina, Palomba Guglielmo, Paolillo Antonio, Petrucci Loreta, Ricotta Antonietta, Carolei Giovanna, Cesarano Alfonso, Pontone Pina, Vittozzi Giancarlo, Vollono Maria Rosaria.
Poi, quelli che oggi sono imprenditori, commercialisti, insegnanti, impiegati, commercianti, operatori turistici hanno ricominciato a scambiarsi battute, a giocare e a ridere come 18enni. A 60 anni si sono dati appuntamento di nuovo. Ma, stavolta, sarà tra qualche mese: perché “I diplomati del ’76” non vogliono più perdersi un giorno di quell’adolescenza ritrovata intatta dopo 42 anni.


Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2018 - 10:28

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