La Suprema Corte - I sezione penale, presieduta dal dott.Potrebbe interessarti
Camorra, scarcerato “zio Pierino”: il presunto reggente del clan Amato-Pagano ai domiciliari in Abruzzo
Meta di Sorrento, furto in pub ricostruito grazie a giubbotto utilizzato
Napoli, follia al Pellegrini, l'incubo senza fine: forbici puntate alla gola delle infermiere
Notte di fuoco a Vico Equense: in fiamme due stabilimenti balneari
Nei primi due gradi di giudizio l’imprenditore era stato condannato ad anni sei e mesi otto di reclusione per aver messo a disposizione del reggente del gruppo malavitoso operante in Qualiano, Pasquale Di Palma, i locali della sua officina, utilizzati per riunioni con gli adepti.
Ciò nonostante, l ‘avv. Dario Vannetiello, difensore dell’imprenditore, ha evidenziato con successo che la motivazione assunta dalla Corte di Appello era inidonea.
Pertanto, dovrà procedersi ad un nuovo giudizio innanzi alla Corte di Appello di Napoli; mentre è divenuta irrevocabile nei confronti di Martino la condanna per violazione alla disciplina degli stupefacenti.
Con la medesima sentenza, la Corte di Cassazione ha anche annullato la sentenza di anni quattro di reclusione emessa nei confronti di Mascolo Giuseppe, difeso dall’avv. Claudio Davino, imputato per il quale dovrà analogamente procedersi ad un nuovo giudizio innanzi alla Corte partenopea.
Camorra, la Cassazione annulla la condanna all'imprenditore Martino ritenuto legato al clan De Rosa
Notizie del giorno
- 12:48
- 11:45
- 11:30
- 11:15
- 10:56
- 10:43
- 10:32
- 10:22
- 10:04
- 09:56
- 09:36
- 09:20
- 09:13
- 08:56
- 08:36
- 06:33
- 06:28





