Cronaca Nera

La nonna pusher si lamentava dei suoi venditori: ‘…pensano solo a donne, soldi e champagne…i soldi se li mangiano’. LE INTERCETTAZIONI

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Dalla sua casa di via Collinetta nel centro del rione Provolera a Torre annunziata, Anna Gallo, la nonna pusher arrestata ieri insieme con altre 20 persone tra cui molti suoi familiari, controllava tutto. Non tralasciava niente dall’alto della sua esperienza e sapeva bene che non poteva fidarsi dei pusher che aveva messo “a sistema”. Si lamentava di loro. Parlando con il nipote fa una lunga paternale sul loro comportamento: “Figlio mio, qui è una questione di cervello che non ce l’hanno in testa, pensano solo a donne, champa­gne e musica: riscuotono ma poi i soldi se li mangiano…le solite cose che fanno i giovani”. Li riteneva non affidabili quindi e per questo cerca di organizzare in maniera diversa, la distribuzione dalla vendita per non incorrere in “bagni economici”.  Ma Anna Gallo non ritiene af­fidabili i suoi pusher e dopo aver osservato i loro com ­portamenti ha deciso così di separarli e di riorganizzare a suo piacimento le piazze di spaccio. Ristabilisce i turni, i ruoli e cerca anche di evi­tare che si creano disguidi all’interno del gruppo dei pusher: “Ho messo a posto i ragazzi ma questo è l’ultimo tentativo che faccio, sono tutti uniti ma ognuno sì fa le cose sue”. Poi il 10 maggio dello scorso anno accade qualcosa che fa scattare l’allarme della nonna pusher che chiede ai due nipoti di alzare il livello di attenzione. La polizia scopre e sequestra a pochi passi dalla sua abitazione nella piccionaia della chiesa il loro arsenale: un fucile ad uso sportivo, un revolver, una pistola calibro 9, una mitraglietta UZI, numerosi bossoli. Gli investigatori li tengono già sotto intercettazione e lei commenta: “Sono venuti e si sono presi i parenti”. Per commentare il ritrovamento delle armi e il nipote Andera Gallo addetto al controllo insieme al cugino Antonio Venditto spiega: “Hanno aperto la finestra, quella là, e hanno trovato tutti. C’è qualcuno che fa la spia”. Ma la nonna lo rimprovera: “No, ti sbagli, troppa gente sapeva. Arriva uno e fa vedere,un altro arriva e fa vedere. Ormai lo sapevano tutti e loro (i poliziotti) sono arrivati”.

(nella foto Anna Gallo e i suoi nipoti Antonio Venditto e Andrea Gallo)


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