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In carcere a Lodi detenuti come in hotel: con droga e cellulari, 19 arresti

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Era un gruppo di detenuti del carcere di Lodi a gestire l' articolato traffico di droga dentro e fuori dall'istituto di pena tramite cellulari, con la complicita' di familiari, di un'infermiera e di un agente della Polizia penitenziaria.

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La Polizia  oggi ha eseguito19 ordinanze, fra cui 3 ai domiciliari e 2 divieti di dimora. Le accuse a vario titolo sono di lesioni personali gravissime (per un pestaggio), traffico di sostanze stupefacenti e corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Durante l'operazione della Squadra Mobile, nelle celle (5 i detenuti coinvolti) sono stati trovati i biglietti che rappresentano una sorta di documentazione di quella che la Polizia ritiene "una sistematica e diffusa attivita' di corruzione".  Le indagini duravano da circa sette mesi e tra gli altri arrestati figurano due pusher di strada e cinque detenuti. I detenuti, oltre alla droga, potevano ricevere cellulari, e proprio grazie ai telefoni con i quali ordinavano gli stupefacenti oltre ad avere contatti con l'esterno, la polizia e' riuscita a ricostruire perfettamente quanto stava accadendo. Di fondamentale importanza e' stata un'iniziale denuncia alla procura della Repubblica e la collaborazione della direzione del carcere. Il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, ha spiegato che "si era creato un canale continuo dall'esterno all'interno del carcere per droga, telefoni cellulari e beni di piccola utilita'. A rendere non facili le indagini e' stato anche il fatto che il carcere di Lodi e' uno dei pochi in Italia con la vigilanza a porte aperte. Il materiale quindi veniva spostato anche velocemente essendo liberi i detenuti di muoversi in piu' sezioni".

Articolo pubblicato il 18 Settembre 2018 - 12:32 - Redazione

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