Sara’ ufficialmente presentata nel corso della cerimonia eucaristica in programma in serata la lettera pastorale “Visitare gli inferni”, del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, e segnera’ l’inizio dell’Anno pastorale. “La lettera e’ stata scritta assieme agli organismi di partecipazione della Curia – ha spiegato Sepe – Prosegue sulla strada che la Chiesa di Napoli ha intrapreso da anni, oggetto di azione pastorale e impegno, la strada della carita’, solidarieta’ fraternita’ in occasione Giubileo della citta’ del 2011”. Il punto da cui partire e’ una domanda: “Come la Chiesa puo’ superare quel mondo di evangelizzare che e’ un po’ stantio, di routine. Si celebra la messa, si fanno i sacramenti. Ok. Ma e’ sufficiente oggi in una societa’ che vive drammi? Non sono sociali, economici, ma in generale anche religiosi”. “Celebrare dentro le mura o allargare orizzonte e uscire? – prosegue il presule – La risposta non puo’ non essere che dobbiamo guardare oltre noi stessi. La Chiesa deve uscire da se stessa”. Chi e’ l’infermo? “Tutti coloro che vivono delle deficienze, debolezze umane che a volte sono il dramma reale e vero di questa persona. I tanti che si sentono soli, abbandonati, a volte rifiutato, emarginati”. “Chi porta Cristo a loro? Occorre evangelizzare fuori dalle mura della Chiesa – ha concluso – La sofferenza e’ un campo immenso. La sofferenza puo’ essere anche una maestra di vita nel volto del sofferente noi vediamo il volto di Dio. E’ Dio che soffre nei deboli”.