foto di repertorio
Ennesima aggressione ad agenti di polizia penitenziaria in carcere. E’ accaduto ancora una volta in quello di Benevento. A farne le spese due agenti che hanno dovuto far ricorso alle cure dei medici dell’ospedale Rummo. Un detenuto, di nazionalità serba, in carcere perché accusato di violenza sessuale, dopo aver divelto il lavello della propria cella si è scagliato contro gli agenti che avevano tentato di bloccarlo.
A dare notizia di questa nuova aggressione è stato il segretario generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) Leo Beneduci, secondo il quale “il carcere di Benevento non si discosta dagli altri istituti penitenziari sul territorio nazionale per la lunga serie di aggressioni da parte di detenuti in danno di poliziotti penitenziari che hanno le nude mani quale unico strumento per intervenire nei confronti di chi si presenta invece armato di ogni genere di oggetto contundente e da taglio.Purtroppo da troppo tempo la condizione di sostanziale impotenza da parte del personale di polizia penitenziaria costretto a subire botte e insulti nelle più svariate situazioni di servizio nelle sezioni detentive degli istituti di pena, è considerata la pura e semplice normalità sia dalla classe politica al governo e sia dai vertici regionali e nazionali dell’amministrazione penitenziaria”.
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