E' stato arrestato, con l'accusa di omicidio plurimo colposo, il camionista bulgaro di 59 anni coinvolto nell'incidente mortale nel quale, lungo l'A1 tra Orvieto e Fabro, sono morti padre e figlio di 33 e 10 anni, originari di Caiazzo del Casertano.Potrebbe interessarti
Salerno, droga anche in carcere: 39 arresti. La rete di spaccio gestita dal boss detenuto
Napoli, urla al rione Alto: "Aiutatemi": anziana mamma picchiata a sangue dal figlio
Maxi blitz a Salerno, scacco ai signori della movida: 39 misure cautelari
Secondigliano, arrestato il broker della camorra accusato di fornire droga alla ’Ndrangheta
Era diretta a Genova per sottoporre il bimbo a una visita medica la famiglia - madre, padre e figlio di 10 anni - rimasta coinvolta oggi nell'incidente stradale avvenuto lungo l'A1, tra Orvieto e Fabro, in direzione nord. Le vittime sono Michele Melillo e il figlio Marcello. La moglie dell'uomo deceduto e madre del piccolo, che viaggiava sul sedile anteriore del passeggero, e' riuscita invece ad uscire dall'abitacolo con l'aiuto di una pattuglia della Stradale subito intervenuta sul posto. La donna, di 35 anni, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 60 giorni e rimane ricoverata all'ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto. La famiglia risiedeva a Caiazzo, in provincia di Caserta. L'auto sulla quale i tre viaggiavano e' stata trascinata per alcuni metri dal semirimorchio dell'autoarticolato che la precedeva, venendo poi scagliata contro il new jersey centrale in metallo. Potrebbero essere state le scintille provocate dal forte urto, insieme alla rottura dei serbatoi di entrambi i mezzi, a causare il rogo che non ha lasciato scampo alle due vittime. Oltre all'auto coinvolta e' andato distrutto tra le fiamme anche il mezzo pesante. Quest'ultimo si e' ribaltato dopo aver sbandato e agganciato la vettura che secondo una prima ricostruzione sembra fosse in fase di sorpasso.