"Per me sono complici degli assassini, sia chi esprime solidarietà sui social con i minorenni arrestati sia i loro genitori che li hanno lasciati alle 3 di notte andare in giro aggredendo un uomo buono che faceva il suo lavoro". Lo ha detto all'agenzia di stampa Ansa, Giuseppe Della Corte, 25 anni, figlio di Francesco Della Corte, 51 anni, il vigilante di Marano morto venerdì in ospedale a Napoli dopo essere stato aggredito il 3 marzo dai tre baby assassini durante il suo turno di lavoro alla stazione della metropolitana di Piscinola. I suoi presunti assassini sono stati arrestati. "Vogliamo giustizia, fino in fondo. Devono marcire in galera", dice Giuseppe. "Oggi è peggio di ieri, è uno strazio infinito", si è sforzata a raccontare la signora Annamaria Galantuono. "A cosa servono ora queste scuse?-spiega la vedova della guardia giurata-Anziché dispiacersi oggi per quel che è accaduto, avrebbero dovuto prestare più attenzione ai loro figli. Chiedersi cosa facessero in strada fino alle 3-4 di notte e impegnarsi ad essere genitori migliori".
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Anna Della Corte, sorella della vittima, che ha parlato con il quotidiano Repubblica: "Sono molto arrabbiata.Potrebbe interessarti
Qualiano, la figlia della donna accoltellata dall'ex: "Deve stare in carcere per sempre"
Pozzuoli, ruba attrezzi da lavoro e li porta nel campo rom di Giugliano: denunciato 23enne
Napoli, a Bagnoli inaugurata la quinta “Stanza tutta per sé” per le donne vittime di violenza
Qualiano, vandalizzata panchina rossa del Centro Anti Violenza: l’indignazione nel giorno simbolo
(nella foto tratta dal profilo facebook di Annamaria Galantuomo, la signora con i figli Giuseppe e Marta)





























