Massacrò i genitori, esce dal carcere dopo 22 anni e va da Costanzo in tv: scoppiano le polemiche

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Da bambino, sia fisicamente sia mentalmente avevo degli handicap e questo ha condizionato tutta la mia esistenza”. E ancora: “Sono qua per la prima volta nella mia vita, credo, senza corazze e senza maschere”. Parla così Pietro Maso, passato tristemente alla storia per aver assassinato i genitori ed ora tornato il libertà, durante ‘L’Intervista’, il talk one to one di Maurizio Costanzo che torna domani nella seconda serata di Canale 5, proponendo subito un ospite esplosivo, suscitando non poche proteste. Domani, nella prima puntata del nuovo ciclo, in onda giovedì alle 23.20, Maso, dopo 22 anni di carcere e un periodo in una clinica psichiatrica, parlerà per la prima volta parla in Tv di uno dei più clamorosi casi di omicidio a sfondo familiare della cronaca italiana. Ma sui social, in particolare sulla pagina Facebook di Maurizio Costanzo, si scatena la polemica: “Cosa c’è da capire e da approfondire nell’intervistare un assassino? A chi interessa?”, chiede qualcuno. Mentre qualcun altro invita al boicottaggio: “Costanzo e Mediaset vergognatevi. Dare visibilità, compensi e la possibilità di dire la sua ad un assassino x garantirsi il picco dell’audience. Misera pagina di giornalismo. Nessuno dovrebbe guardarla!” Il format prevede che intervistato e intervistatore si ritrovino soli nella ”scatola”, una stanza quadrata in cui si instaura una conversazione intima e sincera, attraverso video evocativi che vengono proiettati sulle pareti che li circondano, si ripercorrono i momenti più toccanti della vita dell’ospite. Maso, che ha chiuso i conti con la giustizia per l’omicidio dei genitori, è tuttora sotto inchiesta, accusato di tentata estorsione nei confronti delle sorelle. Sulla vicenda è intervenuto infatti anche l’avvocato delle sorelle di Pietro Maso, Agostino Rigoli, definendo l’intervista di Costanzo – in un’intervista al ‘Correre del Veneto’ – “una miseria”, messa in piedi per “mezzo punto in più di share”. 




LEGGI ANCHE

Napoli, con “obiettivo valore” 35 milioni da riscossione in tre mesi

In poco più di tre mesi, la società di progetto Napoli Obiettivo Valore, in collaborazione con il Comune di Napoli, ha recuperato complessivamente 34.976.164 milioni di euro. Questo dato è stato reso noto dall'assessore al Bilancio del Comune, Pier Paolo Baretta, durante una conferenza stampa tenutasi presso la sala giunta di Palazzo San Giacomo. Tale somma rappresenta le entrate tributarie incassate fino al 15 marzo 2024 da Napoli Obiettivo Valore. L'importo complessivo recuperato è suddiviso in...

WhatsApp eventi: cos’è e come funzioneranno i nuovi eventi

WhatsApp sta per presentare una nuova funzionalità che segnerà un punto fondamentale nella storia delle applicazioni di messaggistica. Questa funzionalità è la possibilità di creare degli eventi, una caratteristica in fase di preparazione da diversi mesi e che adesso sembra prossima al lancio. La nuova funzionalità 'Eventi' di WhatsApp non è rivoluzionaria in senso assoluto, essendo una caratteristica piuttosto rara nelle piattaforme di messaggistica. Recentemente il blog TheSpAndroid ha rivelato interessanti dettagli sul funzionamento degli eventi...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Camorra, omicidi dell’innocente Giulio Giaccio e di Pasquale Manna: 6 arresti

Altri arresti per gli omicidi di Giulio Giaccio e Pasquale Manna. Stamattina, i Carabinieri di Napoli hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Polverino di Marano di Napoli per l'omicidio di Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni, ucciso per errore nel luglio del 2000.Fu scambiato per un...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE