Cosa succede all’Avellino quando passa in vantaggio, resta un mistero da chiarire entro domani sera. Per non finire nella spirale della crisi, nel turno infrasettimanale contro la Pro Vercelli, i biancoverdi devono assolutamente evitare di ripetere il copione recitato con Bari, Salernitana e Pescara: vantaggio illusorio e sconfitta bruciante nel finale. Un rischio da scongiurare subito anche perché, successivamente, il calendario propone la doppia trasferta a Parma e Perugia. Insomma, il momento è di quelli davvero delicati e, da tecnico navigato, lo stesso Walter Novellino ha capito di non essere più inchiodato alla panchina su cui i tifosi, appena qualche mese fa, lo hanno confermato a furor di popolo. Ieri mattina, alla ripresa della preparazione, l’allenatore di Montemarano ha parlato a lungo alla squadra per cercare di sbloccarla dal punto di vista psicologico. Mai come in questo caso, tuttavia, c’è bisogno di spedire in campo calciatori con mens sana in corpore sano dal momento che sono diversi quelli usciti malconci dalla battaglia dell’Adriatico. Rizzato, Molina, Di Tacchio, D’Angelo, Asencio e Ardemagni ieri mattina hanno alternato esercizi di scarico a massaggi. Giocoforza, domani sera, qualcuno di loro dovrà stringere i denti ma, alla luce di quanto fece Novellino contro il Venezia nel precedente turno infrasettimanale, c’è da attendersi una mezza rivoluzione. Probabilmente non saranno sei i cambi in formazione, come contro i lagunari, ma si andrà molto vicino a stravolgere quasi la metà dell’undici base. In rampa di lancio, ma per alcuni di loro era già stata pianificata la staffetta, ci sono Pecorini, Lasik, Moretti, Castaldo e, forse, anche Marchizza e Falasco. Se i primi quattro sono quasi certi di ottenere una maglia da titolare, per gli ultimi due bisognerà valutare le condizioni di Suagher, che potrebbe non reggere due gare in tre giorni, e Ngawa. Con l’inserimento di Pecorini sul versante destro della difesa, infatti, il belga potrebbe essere dirottato nel cuore della retroguardia o al posto dell’affaticato Rizzato. In mediana con Lasik, nettamente favorito su Molina e Laverone, e Moretti, chiamato a dimostrare di meritare maggiore spazio, l’unico certo di una conferma è Bidaoui. Di conseguenza tra Di Tacchio e D’Angelo è facile prevedere una staffetta. Più o meno la stessa situazione si registra per la composizione del reparto avanzato dove tra Asencio e Ardemagni bisognerà individuare la spalla di Castaldo, unico attaccante ad aver giocato solo pochi minuti in Abruzzo. Scelte più o meno obbligate anche in questo reparto dal momento che dall’infermeria non sono arrivate quelle notizie che Novellino si aspettava di ricevere.
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