Domani sera, domenica 17 alle ore 20.30, in prima visione su Rai3, in onda il tanto atteso docu-film “Pino Daniele – Il Tempo Resterà”. Diretto da Giorgio Verdelli, rappresenta questa l’occasione giusta per seguire il suo percorso artistico, e quindi la sua vita dagli anni Settanta in poi, attraverso immagini inedite, testimonianze di amici e artisti e tanta musica. Si tratta di un ritratto inedito del musicista che mette in luce il rapporto intimo e profondo con la città di Napoli e la capacità anche di essere un artista apprezzato a livello internazionale. Un profilo che racconta la vita e gli incontri di un uomo unico diviso tra la musica, la poesia e l’ “appocundria”. Un giorno Furtunat, un altro uomo in blues, un altro ancora un nero a metà, e poi un Masaniello che ha fatto della sua musica e dei suoi testi un codice di comunicazione per tutti: un linguaggio universale. La accurata selezione dei materiali è stata fatta da Giorgio Verdelli – che conosceva molto bene Pino Daniele – con Alessandro Daniele, il secondogenito del musicista. Un percorso emozionale in cui si intrecciano immagini di repertorio, testimonianze e contributi. Un lavoro emozionante in cui la voce narrante è la stessa di Pino Daniele, supportata dal contributo di Claudio Amendola . Accanto a Joe Amoruso, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Rino Zurzolo (i musicisti della storica band di “Vaimò” con cui Pino Daniele si riunì nel 2008 ) ci sono, tra gli altri, personaggi come Renzo Arbore, Stefano Bollani, Ezio Bosso, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Eric Clapton, Clementino, Roberto Colella, Gaetano Daniele, Enzo Decaro, Maurizio De Giovanni, Francesco De Gregori, Giorgia, Enzo Gragnaniello, Peppe Lanzetta, Maldestro. E ancora, Fiorella Mannoia, Al di Meola, Phil Manzanera, Pat Metheny, Eros Ramazzotti, Massimo Ranieri, Ron, Vasco Rossi, Sandro Ruotolo, Giuliano Sangiorgi, Daniele Sanzone, Lina Sastri, Alessandro Siani, Fausta Vetere, Corrado Sfogli, il tanto compianto e suo amico Massimo Troisi. “Pino Daniele – Il Tempo Resterà”, ribattezzato “Vaimò” come il tour de 1981, è un vero e proprio viaggio nella Napoli di Pino Daniele, una passeggiata “p’e’ vie e chesta città”, uno strumento per raccontare la sua idea di musica in continuo movimento, in costante evoluzione proprio come lo era la società di quegli anni, interpretata e raccontata da Pino Daniele con innovazione, originalità e modernità. La modernità della sua lingua napoletana. Il docu-film di Giorgio Verdelli è stato riconosciuto come film di interesse culturale nazionale e indicato come Progetto Speciale dal Mibact, riscuotendo un grande successo nelle sale cinematografiche: ha ottenendo il secondo posto assoluto al box office nei tre giorni di programmazione. Pino Daniele, Pinuccio, zio Pino … “ce sta chi dice ca è l’anema e chesta città”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Settembre 2017 - 10:09 / Cronache della Campania