Cinema

Mostra del Cinema di Venezia: Premio Pasinetti per ‘Ammore e Malavita’ e ‘Gatta Cenerentola’

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“Ammore e Malavita” dei Manetti Bros. è il film vincitore del Premio Pasinetti al quale va anche il riconoscimento tradizionalmente riservato agli attori, per l’intero cast dei protagonisti Giampaolo Morelli, Serena Rossi,Claudia Gerini, Carlo Buccirosso, Raiz, Franco Ricciardi, Antonio Buonomo.

I Giornalisti Cinematografici SNGCI hanno assegnato dei Premi speciali ad altri due interessanti titoli italiani, accolti dagli applausi di pubblico e critica: “Gatta Cenerentola” di Alessandro Rak con Alessandro Gassmann e Maria Pia Calzone, e “Nico, 1988” di Susanna Nicchiarelli.

La capacità di rileggere Basile e De Simone, di fondere in una fiaba nera, dai riflessi steampunk, la proverbiale miseria e nobiltà di Napoli. Per questo e per “aver tracciato la strada per un possibile e concreto (ri)fiorire del cinema d’animazione italiano”, a ‘Gatta Cenerentola’ va il ‘Premio speciale Francesco Pasinetti’. Con una qualità del linguaggio innovativo anche per il mercato estero e per l’operazione produttiva, il film vince anche il ‘Premio Open’. “Gatta Cenerentola rivisita un testo della tradizione letteraria italiana impiegando le tecniche più innovative dell’animazione – spiega il presidente della giuria Antonio Falduto – Il risultato è un’originale unione di temi sociali e ambientazioni futuristiche immersa in un’atmosfera steampunk. A fare da eco a questa diversità̀ visiva, una musica sapientemente studiata per armonizzare note tipiche della canzone napoletana a sonorità̀ jazz e post-moderne”. “‘Gatta Cenerentola’ riscatta inoltre l’utilizzo del dialetto napoletano inaugurando di fatto una nuova auspicabile tradizione del cinema d’animazione italiano. La riscrittura di una fiaba pluricentenaria, il sapore squisitamente pittorico delle immagini, la ricercatezza della colonna sonora, la scelta di una lingua preziosa omaggio a una delle più̀ prestigiose tradizioni teatrali e letterarie scrivono l’alto valore artistico di ‘Gatta Cenerentola’”, conclude Falduto.

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