Anestesisti, radiologi, oncologi, neurologi e chirurghi. Diciotto in tutto i medici specialisti indagati dalla Procura di Mantova per la morte di tre persone uccise da tumore, dopo essere state sottoposte a un trapianto di organi, espiantati a un donatore suicida. Espianto che fu eseguito all’ospedale Carlo Poma di Mantova. Dalle indagini è emerso che gli organi prelevati a Mantova e destinati ai tre riceventi fossero tutti già malati (sono stati prelevati da un suicida) e che quindi non siano state eseguite le opportune verifiche, come ad esempio le biopsie che potevano rivelare la presenza di cellule malate nel pancreas e nei due reni.Il gip Matteo Grimaldi ha riaperto le indagini sul decesso di Giuseppe Pellegrino, il 63enne di Vallo della Lucania e su altri due morti uccisi da tumore, affidandole ad un nuovo sostituto procuratore, dovrà valutare la richiesta d’incidente probatorio avanzata dal pm inquirente. L’incidente si terrà alla presenza di vari consulenti ed esperti nominati dalla Procura mantovana, nei confronti dei 18 sanitari tra medici e infermieri, per accertare ulteriori responsabilità.
Tutti e diciotto sono accusati di presunto omicidio colposo in concorso.Potrebbe interessarti
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