IL VIDEO

A Caivano scatta l’operazione Cairoli: arrestati i nuovi pusher

SULLO STESSO ARGOMENTO

I Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno scoperto e chiuso un market della nel centro storico di Caivano.L'operazione, denominata “Cairoli”, ha avuto luogo, in via Cairoli, una piccola corte condominiale situata a pochi passi da via Garibaldi.

Il verde è un colore ricorrente nella città di Caivano ma questa volta il cemento dei celebri palazzoni popolari c'entra nulla. Il fermento attorno alle strade che prendono il nome di specie floreali, quello attorno alle piazze di spaccio ritenute a ragion veduta le più “floride” del vecchio continente, si è affievolito.

Via delle Magnolie, dei Lillà, viale Margherita, Dalia, Orchidea sono costantemente coperte dalla pressione dei Carabinieri. Pochi gli spiragli, poca la luce e – volendosi mantenere sulle similitudini floreali – poco nutrimento per gli affari.

Lo spaccio si sposta perché l'economia illegale deve riprendersi, anche sotto i colpi delle fiamme d'argento.

Grazie all'utilizzo di un drone monitorati i movimenti dei pusher

Dunque, il verde. Non quello del Parco Verde ma quello di un portone blindato e scorticato di una piccola corte condominiale. Un market della droga in via Cairoli, nell'affollato centro storico della città. Dove le case si prendono a spallate, una incollata all'altra. Anche lì la luce è fioca ma fa gioco ai .

I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno monitorato per molte ore la zona, sapevano che la vendita di droga era rallentata ma non ferma.
Grazie all'occhio elettronico di un hanno sorvolato la città, mappando ogni possibile rifugio per spacciatori e acquirenti. Lo hanno trovato proprio nella stradina a ridosso di via Garibaldi.

Curioso il movimento di persone su uno dei . Lento e circospetto, come quello di vedette attente. Così hanno concentrato gli sforzi e, alle prime luci del giorno hanno avviato il blitz circondando l'area e passando anche dai tetti (nel video l'intervento dei militari, ndr)
A colpire è stata l'organizzazione della “piazza”.

Diversi i locali utilizzati, lo stupefacente venduto attraverso la feritoia del portone verde descritto appena qualche battuta fa. Il cliente chiede quantità e varietà, ne paga il prezzo infilando la banconota nella feritoia e riceve la merce. Poi via al prossimo in fila. Tutto in pochi secondi, non c'è tempo per i convenevoli.

Per fuggire i pusher utilizzano una finestra sul piano strada

Nella corte condominiale, a diversi metri dal punto-vendita, una al piano strada.
Coperta da una grata apparentemente impenetrabile. Solo dall'esterno perché nel quarto dell'intelaiatura c'è un piccolo varco per darsela a gambe.

I Carabinieri trovano negli svariati locali 4 persone, saranno denunciate tutte per spaccio di droga e ricettazione.

Sequestrati 200 grammi di hashish, 100 proiettili cal. 38 special, 34mila euro in contante e un sofisticato sistema di videosorveglianza. Gran parte del materiale rinvenuto era occultato proprio sul tetto individuato attraverso le lenti del drone.

Anche i locali sono stati sequestrati. Controlli di questo tipo continueranno anche nei prossimi giorni.

@riproduzione riservata

 



Torna alla Home

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui


Allegri, furia e show al termine della finale di Coppa Italia: “Dov’è Rocchi?”

Momenti di tensione nel corso dei minuti conclusivi della finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta. L'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, si è reso protagonista di un'espulsione al 94° minuto per via di una serie di proteste dopo punizione concessa agli avversari dall'arbitro Maresca. La scena si è svolta...

Napoli, dai videopoker alla droga: tutte le accuse dei pentiti nei confronti di Massimo ‘a capretta titolare della pizzaeria Dal Presidente

Oltre a Gennaro De Tommaso e Salvatore Giuliano ci sono le dichiarazioni di altri pentiti come Giuseppe Misso ed Emiliano Zapata Misso,Salvatore Russomagno, Yassir Atid ed Maurizio Overa. Oggi gli interrogatori: solo il boss Vincenzo Capozzoli si è difeso

IN PRIMO PIANO