Padre Pio, chiesa e frati contrari a parco eolico a Pietrelcina: “Ricadute negative sul territorio”

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”Forti perplessità” sono state manifestate dalla comunità religiosa di Pietrelcina (Benevento), paese natale di Padre Pio, all’anagrafe Francesco Forgione, per il progetto di realizzare un paolo eolico. Sulla questione si sono espressi monsignor Felice Accrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, e frate Francesco Dileo, ministro dei frati minori cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio (provincia di Foggia).

In modo congiunto, dopo le sollecitazioni di fedeli e delle comunità e dopo aver esaminato il progetto, hanno dichiarato che ”un tale progetto suscita, a nostro avviso, forti perplessità, non solo perché non tiene conto di quelle che sono la vocazione e le potenzialità del comprensorio pietrelcinese, ma anche perché avrebbe ricadute negative sul territorio stesso e sulla sua popolazione.

Pur comprendendo e condividendo la necessità di incentivare l’incremento di fonti di energia non inquinanti – hanno aggiunto – crediamo nostro dovere evidenziare l’opportunità di coniugare tale esigenza con una scelta oculata dei siti prescelti per simili impianti, nel rispetto delle potenzialità che essi esprimono”.

    Per i religiosi, la collina ”sarebbe inevitabilmente deturpata dalla presenza di freddi alberi di metallo alti settanta piani, visibili persino dalla città capoluogo” e ”ne resterebbero danneggiate anche tutte le attività economiche che traggono beneficio dalla vocazione religioso-paesaggistica del territorio e che offrono lavoro a molte più persone di quelle che potrebbero trovare un impiego con l’impianto del nuovo parco”.

    Vengono citate altre località di pregio dove sono state collocate pale eoliche, come il laghetto di Decorata, i paesaggi del Fortore e delle zone dell’alto Tammaro, ”in una provincia sofferente come quella sannita che, a dispetto delle sue grandi potenzialità, continua a essere mortificata dalla debolezza delle infrastrutture: così i giovani – hanno detto ancora – sono costretti a cercare occupazione altrove e nei diversi Comuni, come in tutte le aree interne del Paese, la popolazione diminuisce, mentre s’innalza sempre più l’età media di coloro che restano.

    Ebbene, Pietrelcina è uno di quei luoghi su cui l’intero territorio potrebbe far leva per costruire un nuovo progetto organico di sviluppo, capace d’incentivare la presenza di pellegrini e turisti, valorizzando le ricchezze paesaggistiche e lo straordinario patrimonio storico-artistico di cui gli uomini delle passate generazioni l’hanno arricchito”.

    Per questo ”con umiltà ma con piena convinzione” chiedono alle autorità di governo e amministrative di sostenere le popolazioni dell’area ”nella loro azione di difesa del paesaggio e delle sue già intrinseche possibilità di sviluppo socio-economico che, a giusta ragione, temono possano essere irrimediabilmente compromessi”.



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