Inchiesta sul funerale dell’uomo contagiato da Coronavirus: l’Asl contatta tutti i 300 partecipanti

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La Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un’inchiesta conoscitiva (modello 45), senza ipotesi di reato, in merito ai fatti accaduti a San Marco in Lamis, nel Foggiano, dove è deceduto un 75enne risultato positivo al coronavirus dopo i funerali che si sono svolti alla presenza di centinaia di persone, alcune delle quali già sottoposte a quarantena. L’emergenza riguarda l’area tra San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico, per la quale ieri il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha detto di temere che possa scoppiare un focolaio, come accaduto in Lombardia nella zona di Codogno, e per questo motivo ha chiesto al governo Conte di far scattare la “zona rossa” per limitare i contagi. – “Si tratta di una sorta di pre-inchiesta – spiega  il procuratore Ludovico Vaccaro – che al momento non ha ipotesi di reato ne’ indagati. E’ una inchiesta per accertare i fatti ed è di natura conoscitiva”. Il procuratore fa riferimento alle affermazioni di Emiliano che nel corso della conferenza stampa di ieri ha parlato di “errore catastrofico” da parte di “un medico legale” che avrebbe rilasciato la salma per i funerali prima di conoscere l’esito del tampone. “Aspettiamo di avere gli esiti degli accertamenti effettuati dagli inquirenti prima di poter parlare di una ipotesi di reato”.
“L’Asl di Foggia sta contattando tutte le persone che hanno preso parte ai funerali del pensionato chiedendo contezza sulle loro condizioni di salute”. Lo ha detto il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla. “Nello specifico sono al momento una settantina le persone sottoposte a sorveglianza sanitaria”, spiega il primo cittadino il quale sottolinea che al funerale avrebbero partecipato oltre 300 persone. Attualmente a San Marco in Lamis  non ci sono nuovi casi di contagio. Fino a ieri sera in Puglia i casi positivi al coronavirus erano 14 (compreso il 75enne deceduto) e i nuovi cinque pazienti contagiati erano tutti della provincia di Foggia: quattro hanno avuto contatti stretti col 75enne morto a San Marco il Lamis; il quinto è un professore di San Nicandro Garganico ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Giovanni Rotondo.


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