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Trasnova, la vertenza arriva in Consiglio comunale a Pomigliano: istituzioni chiamate al confronto

La vertenza Trasnova passa dai tavoli tecnici alla politica locale.
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La vertenza Trasnova, che coinvolge quasi trecento lavoratori della logistica legati a Stellantis, entra nel dibattito politico locale a Pomigliano d’Arco. Domani, il Consiglio comunale affronterà la crisi in una seduta pubblica, sottolineando l'importanza di un confronto istituzionale per il…

La vertenza Trasnova esce dai tavoli tecnici e approda nelle sedi della politica locale. Domani il Consiglio comunale di Pomigliano d’Arco dedicherà una seduta pubblica monotematica alla crisi che coinvolge la società di logistica impegnata negli stabilimenti italiani di Stellantis e quasi trecento lavoratori che, fino a poche settimane fa, rischiavano il licenziamento a fine dicembre.

Alla discussione sono stati invitati i sindacati, la Regione Campania e la Prefettura di Napoli, in un tentativo di allargare il confronto e di dare un segnale istituzionale forte in una fase ancora fragile e interlocutoria della vertenza. Al centro del dibattito c’è il destino di 288 addetti e di un’azienda con sede a Cassino, la cui continuità è strettamente legata alle scelte del colosso automobilistico.

Un primo spiraglio si è aperto lo scorso 4 dicembre al tavolo convocato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In quella sede Stellantis ha comunicato la disponibilità a una proroga di quattro mesi del contratto commerciale con Trasnova, una soluzione tampone che consente di scongiurare nell’immediato i licenziamenti e di garantire respiro nel breve periodo. Una boccata d’ossigeno che, però, non scioglie i nodi strutturali e rimanda il problema a inizio 2025.

Il Ministero ha ribadito l’obiettivo della massima tutela occupazionale e la volontà di proseguire il confronto con tutte le parti coinvolte, consapevole che una proroga non può diventare l’unica risposta a una crisi che riguarda il sistema della logistica e il rapporto tra grandi committenti e aziende dell’indotto. Per questo una nuova riunione al Mimit è già fissata per il 4 febbraio, data che i lavoratori guardano come a un passaggio decisivo.

Nel frattempo Pomigliano d’Arco sceglie di non restare spettatrice. Portare la vertenza in Consiglio comunale significa riconoscere che la questione Trasnova non è solo una disputa contrattuale, ma un tema che tocca il tessuto sociale e produttivo del territorio. Dietro i numeri ci sono persone, famiglie e un futuro che, al momento, resta sospeso tra proroghe temporanee e promesse di confronto.

@RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte REDAZIONE

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