Tragedia a Houston: papà travolto davanti alla scuola dei figli. Il Cilento piange Nino Ruocco

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Una vita spezzata davanti agli occhi dei propri figli. Nino Ruocco, 42 anni, chimico originario di Orria ma residente da anni a Houston, in Texas, è morto investito mentre attendeva i suoi bambini all'uscita da scuola. Un attimo, una distrazione fatale, e quella che doveva essere una giornata normale si è trasformata in tragedia.

La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio delle autorità locali di Harris County, ma il dolore ha già attraversato l'oceano Atlantico, raggiungendo la piccola comunità del Cilento che oggi piange uno dei suoi figli migliori.

Dal Cilento al Texas: una carriera brillante

Nato ad Agropoli nel 1983 e cresciuto a Orria, Nino aveva costruito un percorso professionale di tutto rispetto. Dopo la laurea in Chimica, aveva intrapreso una carriera internazionale: prima la Germania, poi, dal 2016, il grande salto negli Stati Uniti. A Houston lavorava per una prestigiosa azienda americana, dove si era fatto apprezzare per competenza e dedizione.

Ma il suo successo più grande lo aveva costruito in famiglia: la moglie Jarvis Maria Isabel e i due figli, Pantaleon di 8 anni e Carmen Alicia di 5, erano il suo orgoglio. Proprio loro, che ora dovranno crescere senza il loro papà.

Il viaggio dei genitori verso l'abisso del dolore

Questa mattina Pantaleo e Felicia, i genitori di Nino, originari di Salento ma da anni punto di riferimento nella comunità di Orria, sono partiti alla volta degli Stati Uniti. Un viaggio che nessun genitore dovrebbe mai fare: quello per abbracciare una nuora rimasta vedova e due nipotini rimasti orfani.

A Orria, intanto, lo sgomento si mescola ai ricordi. Tanti lo descrivono come un giovane brillante ma umile, rispettoso, capace di lasciare il segno ovunque andasse. "Era uno di quelli che ce l'avevano fatta, ma senza mai dimenticare le proprie radici", racconta chi lo ha conosciuto.

Mentre le indagini cercano di fare chiarezza su un incidente tanto assurdo quanto devastante, resta il vuoto. Quello di una famiglia spezzata, di una comunità che perde un figlio, di due bambini che dovranno imparare a convivere con un'assenza troppo grande per essere accettata.

Il Cilento oggi è più piccolo. E Houston, quella città texana che Nino aveva scelto come casa, porta ora il peso di una tragedia che non dimenticherà.

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Pubblicato da
A. Carlino