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Terremoto ai Campi Flegrei, boato dal sottosuolo: paura nel cuore dell'area vulcanica

Scossa di magnitudo 2.0 alle 11:07 vicino al Monte Nuovo. L'Osservatorio Vesuviano conferma l'evento a meno di 3 km di profondità. Residenti: "Un rombo che è venuto dal basso, poi la casa ha tremato"
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Pozzuoli– Una scossa di terremoto di magnitudo 2.0 ha scosso la zona flegrea nella tarda mattinata di oggi, giovedì 11 dicembre 2025, generando un boato avvertito distintamente dalla popolazione. L'evento sismico, registrato dall'Osservatorio Vesuviano alle 11:07 ora locale con epicentro nei pressi del Monte Nuovo, ha fatto tremare case e innescato momenti di apprensione tra i residenti.

La profondità ipocentrale, fissata a 2,93 chilometri, ha amplificato la percezione superficiale del sisma. Secondo i dati ufficiali comunicati al Comune di Pozzuoli, la magnitudo è stata calcolata in 2.0 ± 0.3, una variabilità che riflette la complessità del sistema di monitoraggio in un'area ad alta densità vulcanica. La scossa rientra nella sequenza sismica che da mesi interessa i Campi Flegrei, ma l'intensità del boato ha reso quest'evento particolarmente significativo.

"Ho sentito un rombo profondo, come se venisse dalle viscere della terra. Poi il tavolo ha iniziato a vibrare e la finestra a tremare", racconta Maria Rossi, residente nella zona di Monterusciello. Diverse segnalazioni simili sono arrivate da Quarto e da alcune aree di Pozzuoli centro, dove l'evento è stato avvertito con chiarezza nonostante la magnitudo contenuta. La percezione acustica, tipica di scosse superficiali, ha anticipato di pochi secondi la vibrazione sismica.

L'Osservatorio Vesuviano ha immediatamente allertato la sala operativa della Protezione Civile comunale e regionale. "Stiamo monitorando costantemente l'evoluzione della sequenza sismica", spiega una nota ufficiale dell'ente di ricerca. "L'evento non presenta caratteristiche anomale rispetto all'attività in corso, ma la superficialità richiede massima attenzione". Il sistema di monitoraggio multiparametrico dei Campi Flegrei resta in allerta arancione, livello che indica un'evoluzione dello stato di agitazione del vulcano.

Il contesto scientifico rende ogni scossa un elemento critico per la vigilanza. I Campi Flegrei, uno dei vulcani più studiati al mondo, stanno attraversando una fase di uplift del suolo e di incremento sismico che dura da oltre un anno.

Gli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università Federico II di Napoli sottolineano che eventi di magnitudo compresa tra 1.5 e 2.5 sono attesi in questo scenario, ma la profondità inferiore ai 3 km impone un'analisi dettagliata delle sorgenti.

La profondità di meno di 3 km e il boato avvertito rendono questo evento particolarmente significativo per la percezione popolare, nonostante la magnitudo contenuta. L'articolo bilancia allarmismo e informazione scientifica, tipico delle cronache campane sui rischi vulcanici.

Su questo contenuto è stata effettuata in data 11/12/2025 e ora 14:06 una Revisione articolo.

Articolo pubblicato il 11 Dicembre 2025 - 14:05 - A. Carlino

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