A Scampia, Napoli, è iniziato l'abbattimento della Vela Rossa, simbolo di un'epoca complessa. Questa operazione segna un cambiamento significativo nel processo di riqualificazione del quartiere, accelerato da recenti sgomberi. L'obiettivo è trasformare l'area in un contesto moderno e vivibile entro…
Napoli – Sotto i colpi delle ruspe cade l'ultimo simbolo di un'epoca difficile. Sono iniziate questa mattina le operazioni di abbattimento della Vela Rossa (Vela D), l’ultima delle iconiche strutture di Scampia rimasta in piedi. L’intervento segna il punto di non ritorno per il progetto di riqualificazione dell’area, accelerato drasticamente dopo gli sgomberi forzati avvenuti nella seconda metà del 2024 per motivi di sicurezza.
Mentre la pinza meccanica frantuma il calcestruzzo della struttura — con una chiusura dei lavori prevista per marzo 2026 — il quartiere sta già cambiando volto. Non si tratta solo di demolire, ma di ricostruire: in contemporanea sono infatti attivi numerosi cantieri per i nuovi complessi residenziali che ospiteranno le famiglie del lotto.
Il punto sui cantieri: la tabella di marcia
Il piano di rigenerazione urbana è un mosaico complesso di interventi coordinati. Ecco lo stato dell'arte dei principali lotti:
Le Vele: Se per la Rossa è appena iniziato il tramonto, per la Vela Gialla (Vela C) il cantiere è in fase avanzata con i rinterri e la riorganizzazione della viabilità su Viale della Resistenza.
Nuovi Edifici (Lotti A1-A4): La rinascita corre veloce. Negli edifici A1, A2 e A3 i lavori procedono tra massetti, tramezzi e tinteggiature, con consegne previste per settembre 2026. Il lotto A4 è ancora più avanti: la chiusura del cantiere è fissata già per aprile 2026.
Infrastrutture e Consolidamento: Nel lotto L proseguono le operazioni di jet grouting per il consolidamento del terreno, monitorando le interferenze con la rete elettrica Enel.
Oltre le case: asili e centri civici
La sfida di Scampia non riguarda solo l'edilizia residenziale, ma la creazione di una comunità vivibile. Sono in fase di verifica i progetti definitivi per:
Un nuovo asilo nido. Un centro civico polifunzionale. Opere di urbanizzazione primaria nell'ex lotto M.
L'obiettivo: Entro la fine del 2026, l'area non sarà più ricordata per i giganti di cemento degradati, ma per un sistema integrato di servizi e abitazioni moderne.
La macchina amministrativa prosegue l'iter per i lotti rimanenti (C5, D2, B5 e altri). Per questi edifici è in corso l'attivazione della progettazione definitiva e del Piano Finanziario e Tecnico Esecutivo (PFTE), passo necessario per garantire la copertura economica e la continuità dei lavori.
Fonte REDAZIONE






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