Nuovo stadio del Napoli, Manfredi frena: “Sì al progetto, ma solo se è realizzabile”

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Il Comune di Napoli non chiude alla possibilità di un nuovo stadio per la Ssc Napoli, ma invita a tenere i piedi ben piantati a terra. A chiarire la posizione di Palazzo San Giacomo è il sindaco Gaetano Manfredi, intervenuto a margine di un evento legato all’America’s Cup all’istituto Marie Curie di Ponticelli.

“Con il ministro Abodi siamo in contatto continuo per trovare soluzioni positive per le opportunità della città, anche per gli Europei”, ha spiegato Manfredi, sottolineando come il confronto con il Governo sia costante. Sullo stadio Diego Armando Maradona, il sindaco ribadisce che il lavoro è già avviato: “Sul Maradona stiamo andando avanti, sulla progettazione e anche sul reperimento delle risorse. Cerchiamo di muoverci su delle prospettive concrete”.

Più complesso il discorso legato all’ipotesi di un nuovo impianto nella zona del mercato Caramanico. Anche in questo caso, Manfredi tiene a precisare che non esiste una preclusione politica: “Non siamo mai stati contro la possibilità che ci sia un nuovo stadio. Se la società vuole fare un nuovo stadio, noi siamo assolutamente favorevoli”. Subito dopo, però, arrivano le condizioni che rendono il progetto tutt’altro che semplice. “È chiaro che deve essere un’ipotesi realizzabile”, avverte il sindaco, entrando nel merito delle criticità dell’area individuata.

“Il Caramanico è un mercato dove ci sono 500 concessionari che hanno una concessione a lungo termine, quindi è veramente molto difficile spostare tutti da lì perché loro hanno un diritto”, spiega Manfredi, ricordando come il tema dei diritti acquisiti rappresenti un ostacolo rilevante. A questo si aggiunge la questione dei tempi: “Io l’ho detto dall’inizio, anche perché noi per gli Europei abbiamo dei tempi abbastanza serrati”.

La linea dell’amministrazione resta dunque improntata al dialogo, ma senza scorciatoie. “C’è sempre dialogo da parte del Comune”, conclude il sindaco, “però su cose che sono tecnicamente realizzabili”. Un messaggio chiaro alla società azzurra: apertura massima, ma solo davanti a progetti concreti e sostenibili.

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Fonte REDAZIONE
Pubblicato da
Vincenzo Scarpa