Napoli, la Talea di Falcone sbarca in Terra dei Fuochi: alberi di legalità contro la camorra
Nell'area a più alta concentrazione di discariche abusive, l'Arma usa le radici del giudice ucciso dalla mafia per fermare la camorra e la dispersione scolastica
I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e quelli forestali del Reparto Biodiversità di Caserta hanno portato il progetto "Un Albero per il Futuro" nel cuore della Terra dei Fuochi. L'iniziativa si è svolta presso la Fondazione "A voce d'e Creature" di Napoli, ente di prevenzione della devianza minorile attivo nel quartiere Arenaccia Poggioreale, e ha coinvolto oltre cento studenti.
La fondazione, diretta dal sacerdote Don Luigi Merola, opera in una delle aree a più alta pressione criminale della città. Qui la camorra controlla il territorio e l'inquinamento ambientale è un'emergenza strutturale. Il progetto dell'Arma punta a combattere proprio questo doppio fronte: crimini ambientali e reclutamento minorile nelle organizzazioni criminali.
"Un Albero per il Futuro" è nato nel 2020 da un accordo tra il Ministero dell'Ambiente e il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. L'obiettivo è creare un "grande bosco diffuso della legalità" attraverso la piantumazione di specie autoctone. Dal 2021 il progetto include la "Talea di Falcone", ottenuta dal ficus che cresceva vicino all'abitazione del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia nel 1992.
All'evento hanno partecipato il tenente colonnello Marilena Scudieri, comandante del Reparto Biodiversità di Caserta, e il tenente colonnello Giuseppe Musto, comandante del Gruppo Carabinieri Napoli. I ragazzi hanno ricevuto le prime talee di Falcone, simbolo della lotta alle mafie e alla devastazione ambientale. Ogni piantina sarà geo-referenziata tramite QR code per monitorare la crescita e l'assorbimento di CO2.
- Articolo modificato il giorno 11/12/2025 ore 07:17 - Revisione articolo






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