

Foto: SSC Napoli su IG
Il Napoli inciampa con fragore nella sesta giornata della fase campionato di Champions League, travolto a Lisbona da un Benfica allenato da José Mourinho che impone ritmo, intensità e lucidità fin dal primo quarto d’ora.
Dopo una fase di studio, i portoghesi affondano il primo colpo con una rapida combinazione Sudakov–Aursnes–Ivanovic, fermata solo da Milinkovic-Savic, mentre il successivo tentativo dello stesso Aursnes termina fuori per questione di centimetri. La partita si rompe al ventesimo, quando Rios finalizza una spinta offensiva prolungata e punisce un Napoli già in affanno, dopo che un errore del portiere azzurro aveva offerto ad Aursnes una chance clamorosa sciupata malamente.
Gli uomini di Conte provano a scuotersi al 27' con un tentativo di Lang che non trova la porta, seguito da un colpo di testa di Di Lorenzo che illude solo per un istante. Dall’altra parte, Otamendi sfiora il raddoppio in rovesciata poco prima dell’intervallo, trovando la respinta di Buongiorno e lasciando gli azzurri appesi alla speranza.
Il secondo tempo la spezza quasi subito: Barreiro inventa un gol di grande qualità e firma il 2-0 che orienta definitivamente la gara. Il Benfica, ormai padrone del campo, continua ad affondare con facilità e all’ottantasettesimo va vicino al tris con Pavlidis, mentre il Napoli fatica anche solo a superare la metà campo con ordine. I sette minuti di recupero servono soltanto a certificare una serata da dimenticare, in cui gli azzurri appaiono fragili, lenti e incapaci di reggere l’urto.