Napoli – Si chiude con un colpo di spugna definitivo una delle pagine giudiziarie più complesse legate all'emergenza rifiuti in Campania e alle presunte infiltrazioni del clan dei Casalesi nella gestione delle discariche. La Prima Sezione della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna a carico dell'imprenditore Giuseppe Carandente Tartaglia, ribaltando completamente l'esito dei precedenti gradi di giudizio.
Fino a ieri, su Tartaglia pesava come un macigno una condanna a sette anni di reclusione, confermata anche dalla Corte d'Appello di Napoli. L'accusa era pesante: concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia, l'imprenditore sarebbe stato l'anello di congiunzione tra l'economia legale e il potere criminale del clan guidato da Michele e Pasquale Zagaria. Un'ipotesi che, tuttavia, non ha retto al vaglio finale degli ermellini.
L'affare Chiaiano e il "sistema" Zagaria
La vicenda affonda le radici nell'inchiesta sulla realizzazione e gestione della discarica di Chiaiano, il sito aperto nel cuore di Napoli Nord durante la fase più acuta della crisi dei rifiuti.Potrebbe interessarti
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Inizialmente, la Procura aveva persino ipotizzato una partecipazione diretta di Tartaglia al clan, accusa poi derubricata in concorso esterno e ora definitivamente cancellata dalla Suprema Corte.
La vittoria della difesa
La decisione di annullare "senza rinvio" rappresenta una vittoria totale per il collegio difensivo, composto dal professor Alfonso Furgiuele e dall'avvocato Luca Bancale, che hanno assistito l'imprenditore in ogni fase del processo. Questa formula giuridica non lascia spazio a dubbi o a nuovi processi: la vicenda si chiude qui, sancendo l'estraneità dell'imputato alle logiche criminali che gli erano state contestate per anni.
Cade dunque un altro tassello di quella maxi-inchiesta che aveva cercato di scoperchiare il "patto scellerato" tra camorra casalese e gestione dei rifiuti nel capoluogo partenopeo, restituendo, dopo un lungo iter giudiziario, la libertà definitiva all'imprenditore.











































































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