

Giovanni Di Lorenzo
La notte di Lisbona lascia una scia di rammarico e autocritica nelle parole di Giovanni Di Lorenzo, che ai microfoni di Prime non si nasconde dietro al risultato. Il capitano del Napoli racconta una gara che la squadra aveva immaginato in tutt’altro modo, spiegando come la prestazione non abbia seguito il piano preparato alla vigilia. “Non era questa la partita che volevamo giocare, lo sappiamo bene,” afferma, lasciando intendere che il gruppo si aspettava una risposta diversa dopo le ultime uscite positive.
Di Lorenzo mette l’accento sulla condizione fisica, senza trasformarla in una scusa ma riconoscendola come chiave del crollo. “Nelle scorse partite avevamo portato in campo un’energia diversa, oggi invece siamo arrivati meno brillanti,” sottolinea, facendo emergere un contrasto evidente tra le ultime prestazioni e quanto visto contro il Benfica. La lucidità, aggiunge, è mancata proprio nei momenti in cui sarebbe servito più coraggio per tenere il passo della squadra di Mourinho.
Il capitano guarda avanti senza disperdersi nell’amarezza. L’analisi, dice, sarà approfondita con l’allenatore per individuare con precisione gli errori che hanno compromesso la gara. “Dobbiamo capire bene dove abbiamo sbagliato, e lo faremo insieme al mister,” spiega, indicando un percorso che passa dalla consapevolezza più che dalla rassegnazione. Il calendario offre ancora due partite che valgono sei punti, un margine sottile ma reale per rimettersi in corsa. “Non è finita. Ci giocheremo tutto nelle prossime due,” conclude, lasciando campo a una reazione che il Napoli non può più rimandare.