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Clan Mazzarella e narcos: clamorosa assoluzione per “Tyson”. Il fatto non sussiste

Cade l’accusa di associazione per il 55enne Orlando Morata: il Tribunale di Salerno smantella l’impianto della DDA dopo il blitz nel maxi-traffico di cocaina pura
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Salerno – Un terremoto giudiziario scuote le fondamenta dell’operazione “Piazza Ripulita”. Orlando Morata, meglio conosciuto negli ambienti criminali come “Tyson”, è stato assolto con formula piena.

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Il Tribunale Penale di Salerno ha demolito l’impianto accusatorio della Direzione Distrettuale Antimafia: il fatto non sussiste. Per il 55enne di San Giovanni a Teduccio, considerato un perno nel traffico di polvere bianca per il clan Mazzarella, si spalancano le porte della libertà definitiva.

Il verdetto arriva come una doccia gelata per gli inquirenti. Morata era finito in manette nel dicembre 2023, travolto da un’inchiesta transnazionale che collegava i vicoli di Napoli ai cartelli colombiani e alle potenti 'ndrine di Gioiosa Ionica e Vibo Valentia. Un business da milioni di euro, cementato da un sequestro record di 720 chili di cocaina pura all’80%. Eppure, quel castello di carte che sembrava inattaccabile è crollato sotto i colpi del dibattimento.

Il crollo del teorema accusatorio

Non sono bastate le intercettazioni ambientali, né le relazioni dei consulenti tecnici o le pesanti dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. La Procura, sentendo vacillare la tenuta dell’art. 74 (il vincolo associativo), aveva tentato in extremis di salvare il salvabile riqualificando i reati nella "lieve entità" e invocando una condanna a 3 anni e 6 mesi. Una mossa che non ha frenato la corsa verso l'assoluzione.

Già il Riesame aveva dato la prima "picconata" all'inchiesta annullando la misura cautelare in carcere, ma è stata l'istruttoria dibattimentale a dare il colpo di grazia. La difesa, guidata dall'avvocato Massimo Viscusi, ha sfilato cinque testimoni chiave capaci di scardinare la tesi del coinvolgimento di Morata nello spaccio della movida salernitana.

Vittoria totale della difesa

Al termine di un’arringa fiume che ha passato al setaccio ogni singola prova, il Collegio Giudicante ha accolto in pieno la tesi difensiva: niente vincolo con i Mazzarella, niente cessioni di cocaina pura.

Mentre il filone dell'abbreviato contava già otto condanne, per "Tyson" il processo si chiude con un trionfo legale. Una sentenza che fa rumore e ridisegna i confini di una delle più importanti indagini antidroga degli ultimi anni nel Mezzogiorno.

@RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte REDAZIONE
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