

Rivoluzione nello scouting dei talenti calcistici
ISTANBUL – Il calcio turco è ancora nel pieno della tempesta. Dopo gli arbitri, è toccato ai giocatori finire sotto la lente d’ingrandimento dell’inchiesta sulle scommesse che da settimane scuote la Federazione. La Disciplinare ha infatti reso note le sanzioni a carico di 102 dei 1024 calciatori coinvolti nell’indagine: le sospensioni variano da 45 giorni fino a un anno di stop.
Tra i puniti figurano anche due tesserati del Galatasaray, Eren Elmali (45 giorni di squalifica) e Metehan Baltaci (9 mesi), penalità che si estendono anche alle competizioni europee, Champions League inclusa. L’unico straniero tra i 102 è il senegalese Alassane Ndao del Konyaspor, fermato per 12 mesi.
L’inchiesta, nata a seguito di un’indagine della procura di Istanbul avviata ad aprile e resa pubblica a fine ottobre, ha scoperchiato un sistema diffuso di scommesse illegali nel mondo del calcio turco. Ibrahim Haciosmanoglu, presidente della Federcalcio, aveva rivelato numeri inquietanti: ben 371 dei 571 arbitri professionisti risultavano intestatari di conti di gioco, e 152 di loro piazzavano scommesse in modo regolare. In dieci casi, le puntate avevano superato la soglia delle diecimila, con un arbitro che ne aveva effettuate addirittura 18.227.
Dopo la prima ondata di sospensioni che aveva colpito 149 direttori di gara e assistenti, l’inchiesta si è estesa ai club di tutte le categorie, fino alla Super Lig, con oltre 3.700 calciatori finiti sotto indagine. Sul fronte penale, la procura di Istanbul ha disposto l’arresto di 18 persone, tra cui 17 arbitri e il presidente di un club.