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Santa Maria Capua Vetere – Tolleranza zero contro illegalità, sfruttamento e rischi per la salute pubblica. È questo il bilancio dell'operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, che hanno setacciato il territorio avvalendosi del supporto cruciale dei reparti specializzati del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Caserta.
Nel mirino sono finite diverse attività commerciali, con un bilancio pesante: sequestri, denunce, una sospensione di attività e sanzioni amministrative per un totale di oltre 12.000 euro.
Il primo controllo ha interessato un ristorante della zona. All'arrivo dei militari del NAS, lo scenario è apparso subito critico: i locali adibiti a pizzeria presentavano gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, incompatibili con la preparazione di alimenti destinati al pubblico.
Non solo: i gestori avevano attivato un deposito di alimenti completamente abusivo. L'ispezione ha portato al sequestro amministrativo immediato di circa 100 chilogrammi di prodotti alimentari (carni, formaggi e altri prodotti), tutti privi della necessaria documentazione di tracciabilità, rappresentando un potenziale rischio per la salute dei clienti. Per il titolare è scattata una sanzione complessiva da 3.500 euro.
I guai non sono finiti. I controlli si sono spostati in un'attività commerciale dedita alla vendita di frutta, dove è intervenuto il Nucleo Ispettorato del Lavoro.
Qui i Carabinieri hanno scoperto una palese situazione di sfruttamento e illegalità: il titolare è stato denunciato a piede libero (deferito in stato di libertà) per aver impiegato un lavoratore straniero completamente "in nero" e privo del permesso di soggiorno. Inoltre, il titolare aveva omesso di sottoporre i propri dipendenti alle visite mediche obbligatorie, violando le norme fondamentali sulla sicurezza sul lavoro.
Data la gravità delle violazioni, è scattata l'immediata sospensione dell'attività imprenditoriale, aggravata da sanzioni amministrative per un totale di 9.000 euro.
Parallelamente ai controlli commerciali, l'attenzione dei militari si è concentrata anche sul fronte della giustizia minorile. Durante il servizio, è stata eseguita un'ordinanza di sostituzione della misura cautelare nei confronti di un 17enne originario di Napoli.
Il giovane, che si trovava in collocamento in comunità, ha ripetutamente violato gli obblighi imposti dalla misura precedente. A seguito dell'inosservanza, il giudice ha disposto l'aggravamento, ordinando la custodia cautelare presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, dove il ragazzo è stato trasferito.
L'operazione di controllo straordinario del territorio ha portato all'identificazione complessiva di 63 persone e al controllo di 41 veicoli, a testimonianza di un presidio capillare voluto dall'Arma per garantire legalità e sicurezza ai cittadini.