Napoli – Da roccaforte della malavita a rifugio di speranze infantili: è questa la metamorfosi che sta per compiersi in via Pepe, nel cuore pulsante e ferito del quartiere Arenaccia. Grazie a un contributo congiunto di 50mila euro da parte della Fondazione per la Scuola Italiana, Mediocredito Centrale e BdM Banca, la Fondazione "A Voce d'e Creature" – guidata dal carismatico don Luigi Merola – darà nuova vita a un immobile confiscato alla criminalità organizzata.
Lo stabile, un tempo simbolo di illegalità, verrà ristrutturato con fondi privati e trasformato in un nido d'infanzia e una ludoteca aperta a minori da 0 a 17 anni, spazi dedicati a accoglienza, educazione e socializzazione in un territorio dove la povertà e l'emarginazione morde più forte.
Nata quasi vent'anni fa come baluardo contro la dispersione scolastica, "A Voce d'e Creature" ha già teso una mano a oltre 1.200 ragazzi a rischio, intrecciando una rete solida con dirigenti scolastici e insegnanti per strappare i più vulnerabili dalle strade.
"Questo sostegno potenzierà le nostre attività quotidiane per le 'creature' di un rione dove accoglienza, istruzione e rispetto sono armi contro il degrado", ha dichiarato don Merola con emozione palpabile.Potrebbe interessarti
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Il progetto si inserisce nel solco dell'iniziativa "EduCare" della Fondazione per la Scuola Italiana, un programma che eroga finanziamenti a scuole e enti con idee innovative per combattere l'abbandono scolastico nelle zone più fragili d'Italia – dal Sud al Nord, dalle periferie urbane alle province disagiate.
"È il cuore della nostra missione: arginare la dispersione dove fa più male, in linea con le priorità del Ministero", ha sottolineato Stefano Simontacchi, presidente della Fondazione. E ha aggiunto, con un cenno al lavoro di don Merola: "Siamo fieri di appoggiare un'impresa straordinaria per i giovani e le famiglie di Napoli".Dalla finanza etica arriva un'eco altrettanto convinta.
Ferruccio Ferranti, presidente di Mediocredito Centrale, ha definito il contributo "un doppio valore": non solo solidarietà, ma un "gesto di rinascita" che accende speranze in chi cresce tra le ombre della criminalità. "Riqualificare un immobile confiscato significa restituire spazi alla comunità e offrire ai ragazzi un luogo per crescere in armonia", ha spiegato.
Pasquale Casillo, presidente di BdM Banca, ha chiuso il cerchio enfatizzando il senso di comunità: "Vogliamo favorire l'integrazione e creare valore per il territorio, accompagnando famiglie in disagio verso l'autonomia attraverso educazione e buoni esempi".In un'Italia che lotta contro le disuguaglianze, questo intervento a Napoli non è solo mattoni e fondi: è un seme di riscatto, piantato nel suolo avvelenato dalla camorra, pronto a fiorire in generazioni meno sole. L'inaugurazione è attesa nei prossimi mesi, ma il messaggio è già forte: dove c'era paura, ora c'è futuro.






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