Napoli - Nuovo blitz della Polizia Locale di Napoli nel cuore della movida del centro storico. Nella notte tra domenica e lunedì, i caschi bianchi sono tornati a presidiare i vicoli dei “baretti” – l’area compresa tra via Toledo e piazza del Gesù, tra vico Quercia, via Domenico Capitelli e via Cisterna dell’Olio – per far rispettare l’ordinanza anti-movida firmata dal sindaco Gaetano Manfredi e in vigore dal 6 novembre.
Ancora una volta, nel mirino non sono finiti solo i locali notturni ma anche i residenti, sanzionati per la sosta vietata e con le auto rimosse dai carri attrezzi. È la seconda operazione in quattro giorni: la prima, venerdì scorso, aveva già provocato polemiche e proteste.
L’ordinanza che divide
Il provvedimento del Comune prevede la chiusura anticipata dei locali alle 00.30 dalla domenica al giovedì e all’1.30 nel weekend, oltre al divieto di asporto di bevande dopo le 22. Misure pensate per contenere il caos notturno e le lamentele dei residenti, esasperati da musica, schiamazzi e assembramenti fino a notte fonda.
Ma l’ordinanza non riguarda tutta la città: si applica soltanto a una manciata di strade dove da mesi è in corso un braccio di ferro tra abitanti e gestori dei baretti.Potrebbe interessarti
Le multe ai residenti e l’accusa: “Una ritorsione”
Il nuovo blitz ha acceso ulteriormente gli animi. “Vengono a rimuovere le auto dei residenti che si sono ribellati alla movida molesta – denuncia l’avvocato Gennaro Esposito, presidente del Comitato Vivibilità Cittadina –. La Polizia Locale aveva già multato gli abitanti venerdì. Oggi sono state elevate nuove sanzioni. Ma la delibera del 2020 che ha istituito l’Area Pedonale Urbana non è mai stata completata: le strisce bianche furono cancellate, ma non sono mai state ripristinate. Così non sappiamo dove parcheggiare”.
Le zone interessate – vico Quercia, via Cisterna dell’Olio, vico II Quercia e i vicoli circostanti – rientrano formalmente in un’Area Pedonale Urbana (Apu) istituita nel 2020, ma la segnaletica risulta incompleta e, secondo i residenti, la mancanza di spazi riservati li costringe a lasciare le auto in strada.
Nel quartiere cresce la sensazione di una “guerra tra Comune e abitanti”: da un lato, l’amministrazione che tenta di imporre regole più rigide per frenare gli eccessi della movida; dall’altro, i cittadini che si sentono penalizzati da controlli e multe proprio mentre chiedono più tutela dal caos notturno.
Mentre i carri attrezzi continuano a fare il giro dei vicoli, il clima resta teso. La battaglia legale sull’ordinanza è appena iniziata, ma quella tra vivibilità e divertimento sembra lontana dall’essere risolta.







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