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Campania, scoppia il caso De Luca–Manfredi: “Frasi da radical chic”

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Napoli– La tregua elettorale dura appena 48 ore. Vincenzo De Luca sceglie il momento giusto per togliersi “i sassolini dalle scarpe” e rispondere a Gaetano Manfredi, che nei giorni scorsi aveva liquidato il decennio di governo regionale con un commento tagliente: “luci e ombre”. Un giudizio che il governatore uscente non ha affatto digerito.

“Qui abbiamo fatto una rivoluzione, altro che luci e ombre”, replica De Luca, bollando le parole del sindaco come “un’espressione opportunistica da radical chic”. E affonda ancora: “C’è chi ha la memoria corta: il campo largo lo abbiamo inventato noi cinque anni fa”.

Una polemica a distanza che arriva proprio mentre Manfredi rivendicava per Napoli una “ritrovata centralità” nell’era Fico, un’affermazione che De Luca rilegge con sarcasmo: “Lo posso dire io cosa ha fatto la Regione: 3 miliardi di investimenti indirizzati su Napoli”.

Fico al lavoro sulla giunta: equilibrio politico e più spazio alle donne

Le frizioni tra Comune e Regione non sembrano però rallentare il lavoro del neo governatore. Roberto Fico, che oggi ha incontrato il presidente dell’Anac Giuseppe Busia, è determinato a chiudere presto il dossier giunta, prima ancora della proclamazione degli eletti.

Otto le liste che lo hanno sostenuto, già contattate per un primo giro di consultazioni. Il tema più delicato è quello delle quote femminili: in Consiglio entreranno solo otto donne, cinque nella maggioranza. Uno squilibrio che Fico vuole compensare con una squadra di governo più bilanciata.

Le manovre dei partiti: dai socialisti ai centristi, il risiko degli assessorati

Le trattative sono già iniziate.

Avanti Campania – Psi punta su un assessorato per il segretario nazionale Enzo Maraio.

Alleanza Verdi-Sinistra propone Tonino Scala, leader regionale di Sinistra Italiana.

Casa Riformista ragiona su un possibile rientro di Armando Cesaro attraverso la nomina in giunta di Ciro Buonajuto, primo degli eletti.

I centristi di Mastella propongono Pellegrino Mastella o un tecnico di area.

Sul fronte De Luca, il governatore uscente mira a mantenere una presenza forte nella futura amministrazione regionale. In cima alle sue richieste c’è Fulvio Bonavitacola. Difficile la vicepresidenza – destinata quasi certamente al Pd con Mario Casillo – ma restano in corsa gli assessori uscenti Lucia Fortini (Scuola) ed Ettore Cinque (Bilancio).

Per i Cinquestelle il nome che circola con maggiore insistenza è quello dell’assessore comunale Luca Trapanese. Nel Pd, che potrebbe ottenere due assessorati, si fanno i nomi di Loredana Raia e del sindaco di Portici Enzo Cuomo.

E ora De Luca? “Il sindaco di Salerno può essere un’ipotesi”. Sul proprio futuro politico, De Luca non si sbilancia. Lancia solo un messaggio agli alleati, criptico ma non troppo: “Il sindaco di Salerno può essere un’ipotesi”.

La partita, insomma, è appena iniziata. E la Campania del dopo-voto si scopre già attraversata da tensioni, ambizioni incrociate e un rebus giunta che Fico vuole risolvere in tempi record, prima che le tossine della campagna elettorale lascino strascichi più profondi.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 26 Novembre 2025 - 21:46 - Rosaria Federico
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Rosaria Federico