

in foto bancomat sant'anastasia
Nuova notte di paura a Sant'Anastasia, nel napoletano, dove un gruppo di malviventi ha tentato di svaligiare il bancomat Unicredit di Piazza IV Novembre utilizzando la tecnica della "spaccata". Per sfondare lo sportello automatico, i criminali hanno impiegato un'Alfa Romeo Giulietta rubata a un ignaro cittadino, trasformandola in un ariete e abbandonandola sul posto ridotta a un ammasso di lamiere.
L'episodio, denunciato al deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi-Sinistra da un residente, si è concluso senza che i ladri riuscissero nel loro intento grazie al tempestivo intervento della vigilanza e delle forze dell'ordine. L'auto utilizzata per il colpo è stata completamente distrutta nell'impatto.
Il tentato furto si inserisce in un quadro nazionale sempre più preoccupante. I dati ufficiali confermano l'aumento dei reati predatori in Italia, con un'impennata particolare di furti d'auto e microcriminalità di strada. Sant'Anastasia non fa eccezione, registrando negli ultimi mesi una escalation di episodi criminali che alimenta il senso di insicurezza tra i cittadini.
"Le immagini di quell'auto, rubata a un cittadino onesto e ridotta a un rottame per compiere un gesto criminale, rappresentano il simbolo di una violenza e un'audacia che non possiamo più tollerare," dichiarano Borrelli e Ines Barone, rappresentante territoriale di Europa Verde. "Questi criminali agiscono con un senso di impunità che li fa sentire nell'Eldorado."
I due esponenti politici puntano il dito contro la carenza di organici: "Mancano uomini e mezzi. Abbiamo troppo pochi agenti sul territorio per garantire un controllo capillare e scoraggiare questa tipologia di reati. Il cittadino vittima del furto subisce un doppio danno: perde la sua auto e la vede utilizzata per altri scopi criminali."
"Lo Stato deve investire massicciamente in sicurezza, rafforzando gli organici delle forze dell'ordine e fornendo strumenti adeguati per contrastare questa ondata criminale," concludono Borrelli e Barone. "Non possiamo permettere che la paura e l'insicurezza diventino la normalità nelle nostre città."