Terremoto ai Campi Flegrei: una scossa di magnitudo 2.5 ha fatto tremare la zona dei Campi Flegrei nella tarda serata di ieri.
L'epicentro è stato localizzato nel territorio del Comune di Pozzuoli, all'altezza del Monte Barbaro lungo il ramo della Tangenziale di Napoli, con una profondità di circa 3 km.L'evento, registrato alle 23:15 dall'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), non ha provocato danni a cose o persone, ma potrebbe essere stato preceduto da un boato avvertito dagli abitanti delle aree limitrofe, come segnalato da prime testimonianze locali.
La scossa ha svegliato famiglie a Pozzuoli, Bacoli, Monterusciello, Licola e Quarto. Nei gruppi Facebook e WhatsApp locali, le testimonianze si sono moltiplicate: "Ho sentito un boato fortissimo, come un'esplosione lontana, poi il letto ha oscillato", racconta una residente a Lucrino. "I bambini si sono spaventati, ma per fortuna è durato pochi secondi".
Nessuna chiamata ai Vigili del Fuoco o al 112 per feriti, ma il Comune di Pozzuoli ha attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) per raccogliere segnalazioni: il numero della Polizia Municipale (081/8551891) è stato diffuso sui canali social.Potrebbe interessarti
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Si tratta del secondo episodio significativo in meno di una settimana: l'ultimo sciame sismico, con una decina di scosse, si era verificato il 12 ottobre scorso, alimentando l'apprensione in una zona già monitorata per l'attività vulcanica.
L'ultimo sciame sismico il 12 ottobre scorso
Il bollettino INGV del 14 ottobre parla chiaro: 166 sismi registrati in tre giorni, con magnitudo fino a 2.5, un lieve aumento rispetto alla media mensile. Esperti come il vulcanologo Giuseppe De Natale attribuiscono questi episodi al "bradisismo", il lento sollevamento del suolo flegreo – +1 cm al mese negli ultimi anni – che comprime fluidi magmatici e genera microfratture.
"È un'attività endogena normale per i Campi Flegrei, ma richiede vigilanza costante", spiega De Natale in un'intervista recente.






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