Napoli– Ci siamo. Dopo settimane di tensioni e incertezze, il santuario laico dedicato a Diego Armando Maradona, Largo Maradona, ha riaperto i suoi cancelli.
A sbloccare la situazione, un accordo raggiunto sul campo tra le istituzioni, che ha superato il cavillo burocratico responsabile del blocco delle licenze commerciali e dei conseguenti sigilli apposti dalla Polizia Municipale.
La svolta è arrivata con un sopralluogo istituzionale di alto profilo.Potrebbe interessarti
L’obiettivo è chiaro e condiviso: definire l’affidamento formale dell’area al Comune di Napoli, per garantirne la piena e definitiva fruizione pubblica. Una volta perfezionato questo passaggio, si potrà procedere alla riassegnazione delle autorizzazioni commerciali, attualmente congelate.
Nel frattempo, la notizia dello sblocco è stata accolta con un’ondata di gioia. Turisti e tifosi, che affollano quotidianamente il quartiere, hanno potuto tornare ad accedere agli spontanei “altarini” che custodiscono l’immagine del Pibe de Oro, le sue foto, le maglie e i tanti cimeli lasciati da una devozione senza confini. Il gestore, Bostik, ha immediatamente riaperto il cancello, restituendo alla città un pezzo vitale del suo cuore pulsante.
Ora, l’atmosfera è di cauta euforia. Se il presente è già di festa, con i fan che possono di nuovo avvicinarsi al loro tempio, il futuro si gioca sulle scrivanie delle istituzioni. La palla passa ora alla burocrazia: per rendere la riapertura non solo un fatto contingente, ma una conquista stabile, si attende la firma dell’intesa finale. Il percorso è avviato, e Napoli ha dimostrato ancora una volta che per Maradona, qui, ogni ostacolo può essere superato.





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