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Dalle mani del boss al volo dei droni: la villa di Zagaria diventa centro di formazione aerospaziale

A San Cipriano d’Aversa nasce il primo incubatore italiano per imprese sociali e giovanili nel settore dei droni e dell’aerospazio: un progetto simbolo di rinascita e legalità firmato Agrorinasce e Distretto Aerospaziale della Campania.
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Un luogo che fu emblema del potere criminale dei Casalesi si prepara a diventare un motore di innovazione e opportunità per i giovani. La villa confiscata alla famiglia del boss Michele Zagaria, a San Cipriano d’Aversa, si trasforma in centro di formazione per piloti di droni e in laboratorio di ricerca aerospaziale.

L’iniziativa nasce dall’intesa tra Agrorinasce, società pubblica impegnata nella valorizzazione dei beni confiscati, e il Distretto Aerospaziale della Campania (DAC). L’obiettivo: dare nuova vita al bene confiscato, creando un polo di alta formazione e di sviluppo tecnologico al servizio della comunità.

Un incubatore per innovazione e inclusione

Il progetto prevede la nascita del primo incubatore in Italia dedicato alle imprese sociali e giovanili nel settore aerospaziale. Al centro, la formazione di tecnici specializzati – con particolare attenzione ai giovani in condizioni di svantaggio – e la creazione di un laboratorio di ricerca elettronica collegato a università e aziende del comparto.

Le due ville gemelle del complesso saranno riqualificate e trasformate in spazi di co-working, agenzie per il lavoro giovanile e aree attrezzate per l’addestramento con droni, tra cui un piccolo campo di calcetto multifunzionale e una piazza per eventi pubblici.

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«Questo progetto di rivalorizzazione è fortemente simbolico — dichiara Vincenzo Caterino, sindaco di San Cipriano d’Aversa — rappresenta un’occasione di riscatto e sviluppo per tutta la zona industriale e per i nostri giovani».

Per Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, l’inizio dei lavori è imminente: «Il progetto è pronto, e siamo certi di poter fare un buon lavoro».
Sottolinea il valore dell’iniziativa anche Luigi Carrino, presidente del DAC: «È la prima volta in Italia che un bene confiscato viene destinato a un’iniziativa aeronautica e spaziale. Un primato di cui andare orgogliosi».

Infine, l’assessore regionale Mario Morcone evidenzia la portata sociale del progetto: «Restituire questi luoghi alla comunità significa restituire anche dignità e lavoro, i pilastri della legalità».

Dalla confisca al futuro

La villa di Zagaria, simbolo di un potere criminale che per decenni ha soffocato il territorio, cambia volto e destino. Da simbolo di paura a luogo di formazione, ricerca e rinascita civile, diventa il segno tangibile di come la legalità possa generare innovazione e futuro.

Articolo pubblicato il 22 Ottobre 2025 - 15:55 - A. Carlino

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