Castellammare – Non hanno precedenti, non frequentano ambienti criminali e spesso conducono vite apparentemente normali. Eppure, dietro la facciata di insospettabili cittadini, c’è un mondo sotterraneo che si allarga di settimana in settimana: quello dei pusher incensurati.
Il fenomeno, che in poche settimane ha toccato Grumo Nevano, Chiaiano, Bacoli e Torre del Greco, arriva ora anche nella zona stabiese. L’ultimo caso, registrato nelle scorse ore, riguarda un 18enne appena maggiorenne, arrestato dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia durante un servizio antidroga a due passi dalla darsena di Marina di Stabia, nei pressi della parrocchia B.M.V.I. di Lourdes e San Agostino.
Il blitz: dal controllo in strada alla scoperta in casa
Il ragazzo, incensurato e appena affacciatosi alla maggiore età, è stato fermato per un controllo. Addosso gli sono state trovate alcune dosi di crack, che ha provato a giustificare come consumo personale. Ma i militari hanno deciso di estendere la perquisizione alla sua abitazione.
Davanti al palazzo, un gruppo di ragazzini attendeva con curiosità: una decina di amici, che si sono dileguati non appena gli sportelli della gazzella si sono aperti. Un dettaglio che, secondo gli investigatori, racconta una familiarità con certi ambienti ben più radicata di quanto sembri.
29 dosi di crack , tre cellulari e 740 euro in contanti a casa
Durante la perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno rinvenuto 29 dosi di crack già confezionate e 740 euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio. Il giovane ha tentato una giustificazione improbabile: “Le ho trovate in strada”. Ma nella sua stanza, oltre alla droga, sono stati sequestrati tre smartphone, che ora saranno analizzati per ricostruire la rete dei contatti e i possibili clienti.
Il 18enne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio e trasferito in carcere in attesa di convalida.
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