Castellammare – Quattro colpi di arma da fuoco sparati in pieno giorno, un inseguimento, un’auto che si schianta e una brutale aggressione con una mazza da baseball.
È lo scenario dell’agguato avvenuto il 30 luglio scorso a Castellammare di Stabia, nel Napoletano, episodio che oggi ha portato all’emissione di due misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti indagati.
Il provvedimento, firmato dal giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata, riguarda due uomini accusati di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, lesioni personali e detenzione di armi improprie.
Tutti reati commessi in concorso tra loro e con una terza persona, tuttora irreperibile e già dichiarata latitante in seguito a un’altra misura cautelare disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima riuscì inizialmente a sottrarsi ai colpi esplosi contro di lei, fuggendo a bordo della propria vettura.Potrebbe interessarti
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La corsa, però, terminò contro un’auto in sosta: un momento fatale che consentì agli aggressori di raggiungerla e colpirla con calci, pugni e una mazza da baseball, prima di dileguarsi rapidamente a bordo della loro macchina.
Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’agguato grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi delle immagini di videosorveglianza installate nella zona.
Gli elementi raccolti hanno portato la polizia di Stato a individuare i responsabili: uno dei due è stato rintracciato in provincia di Salerno e trasferito nel carcere locale, mentre l’altro si trovava già detenuto presso la casa circondariale di Napoli-Poggioreale per altri reati.
Le indagini proseguono per rintracciare il terzo uomo del commando e chiarire il movente di un’aggressione che, per modalità e ferocia, ha assunto i contorni di un vero e proprio regolamento di conti.





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