Franco Alfieri
Capaccio Paestum – Cambio di misura cautelare per l’ex sindaco di CapaccioPaestum ed ex presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, coinvolto nel processo sui presunti appalti pilotati nella città dei templi. Il Tribunale di Vallo della Lucania ha deciso di sostituire i domiciliari con l’obbligo di dimora nel comune di residenza, provvedimento che segna una parziale attenuazione delle restrizioni.
La decisione è arrivata nei giorni in cui il procedimento è entrato nel vivo, con le prime fasi dibattimentali davanti al collegio presieduto dal presidente del Tribunale di Vallo. La prossima udienza è fissata per il 9 ottobre.
Nonostante la misura più lieve, Alfieri non tornerà in libertà: sul suo conto pende infatti un altro provvedimento di custodia cautelare, nell’ambito dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, che ipotizza nei confronti di Alfieri e di altri indagati un presunto scambio elettorale politico-mafioso.
Il doppio fronte giudiziario tiene alta l’attenzione sull’ex primo cittadino di Paestum, figura di spicco della politica salernitana degli ultimi vent’anni. Se da un lato il processo sugli appalti pilotati punta a fare luce sulle presunte irregolarità nelle gare d’appalto per opere pubbliche, dall’altro l’inchiesta della Dda aggiunge un quadro ancora più delicato, con l’ombra di presunte ingerenze criminali nelle dinamiche elettorali.
Un caso giudiziario che intreccia politica, gestione del potere e sospetti di infiltrazioni, destinato a far discutere non solo il territorio salernitano, ma l’intero scenario campano.
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La decisione del tribunale mi sembra un pò strana, perchè se ci sono accuse così gravi, come si fa a dare una misura meno severa? Non capisco bene le logiche dietro a queste scelte giudiziarie, ma certo che la situazione è complessa.