Cronaca Napoli
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18 Settembre 2025 - 18:43

Omicidio di Ciro Rapuano: un video inchioda Lucia Salemme

Di Rosaria Federico

Napoli - “Bastardo finalmente sei morto”. Sarebbero le parole di Lucia Salemme, la donna che ha trucidato con 107 coltellate il marito Ciro Rapuano.

A riferirle dinanzi alle telecamere de La vita in diretta è la figlia dei coniugi Rapuano che la notte dell’omicidio era in casa con i genitori.

Il racconto della ragazza che ha sempre riferito di non aver sentito la madre uccidere il padre e di essersi alzata solo quando il delitto era già avvenuto, gettano nuova luce sulla versione dell’assassina, Lucia Salemme, ora in carcere.

A corroborare, la versione della premeditazione c’è anche un video della telecamera di sorveglianza di casa Rapuano. Due minuti di registrazione darebbero, agli inquirenti, un quadro più chiaro di quanto avvenuto nella casa di via Sant’Arcangelo a Baiano, del quartiere Forcella la notte del 4 settembre scorso.

Le immagini, trasmesse nella nota trasmissione televisiva, sono registrate alle 2,18 di quella notte.

 Le immagini trasmesse da "La vita in diretta"

La telecamera di sicurezza inquadra il salone dell’abitazione mentre una donna che sembra Lucia Salemme, attraversa la stanza e va in cucina con qualcosa in mano. In sottofondo, si sentono dei rumori come se la signora stesse cercando qualcosa nei cassetti o nei mobili.

Dopo circa un minuto e mezzo si vede la stessa donna camminare carponi nell’inquadratura della telecamera. Poi il buio, la telecamera si spegne. E la verità sul delitto di Forcella rimane oscurata. Nessuna prova di quanto sta accadendo in quella casa.

Da qui in poi cominciano le ipotesi, incrociate con la versione delle due donne protagoniste della vicenda. Madre e figlia le uniche che possono sapere la verità.

Con le telecamere al buio, Lucia Salemme - reo confessa che sostiene la versione della legittima difesa da un marito violento e pronto a ucciderla - potrebbe aver avuto tutto l’occorrente per uccidere nel sonno Ciro Rapuano con 107 coltellate.

Sono le 2 e 20 di notte. L’occhio della telecamera smette di registrare e inizia il massacro.

Lucia Salemme ha preso i coltelli dalla sua cucina? Se è così, la versione che Ciro Rapuano dormisse con due coltelli sotto al cuscino e che sarebbe stato lui per primo a colpire al braccio la moglie per ucciderla, sarebbe solo una messinscena per cercare di alleviare la posizione della donna nei confronti della giustizia e dell’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

La figlia dei coniugi Rapuano, colei che stando nella camera accanto ai genitori avrebbe potuto in qualche modo intervenire ed evitare la morte del padre o quantomeno fermare il massacro, oppure (nel caso la versione della legittima difesa di Salemme fosse veritiera) evitare che la lite tra i genitori si trasformasse in tragedia racconta, davanti alle telecamere, una versione in cui si auto-scagiona ma che presenta delle incongruenze.

La ragazza racconta: “Mia mamma ha progettato tutto e non lo vuole dire. Mio padre dormiva è lei che si vuole fare vittima. Se stavano litigando impossibile non sentirli, ho sentito ‘cic ciac’ come se stesse camminando in una pozza d’acqua”.

Allora, come è possibile sentire un rumore così lieve anche se strano come un ‘cic ciac’ e non percepire i rantoli di un uomo che, seppure addormentato, è stato colpito 107 volte con due coltelli diversi?

È possibile che Ciro Rapuano fosse stato tramortito ancor prima di essere ucciso?

La figlia aggiunge particolari che accusano pesantemente la madre: “Ha detto (la mamma, ndr) ‘Bastardo finalmente sei morto’. Gridava ‘ce l’ho fatta, ce l’ho fatta’”. E infine, la donna aggiunge un altro particolare importante: “Mia mamma aveva due coltelli: uno sottile, un altro doppio”.

Resta poi da capire cosa è accaduto, nell’abitazione di Via Sant’Arcangelo a Baiano, dal momento dell’uccisione - all’incirca le 2,20 di notte - fino a quando sono stati chiamati i soccorsi e le forze dell’ordine.

In quel lasso di tempo in casa c’erano due donne - Lucia Salemme e la figlia - una bimba piccola, la nipotina dei coniugi Rapuano, e la vittima in un lago di sangue, in posizione supina sul letto.

A quel punto la figlia, presumibilmente, è sveglia, completamente sveglia, ed è uscita dalla sua camera. In quel momento la ragazza assiste ad una scena impressionante: sua madre quasi trionfante (a dir suo) che infieriva verbalmente (‘Bastardo, finalmente sei morto’) sul padre, massacrato a ‘colpi’ di coltello.

“Dopo si sentiva soddisfatta, i suoi occhi, il suo viso e i suoi gesti non li dimenticherò mai più” dice la figlia davanti alle telecamere. E allora cosa ha fatto? Cosa ha detto a sua madre? E perchè sono trascorsi circa 30 interminabili minuti prima che partisse quella telefonata in cui Lucia Salemme ha detto la fatidica frase: “Venite subito, ho ucciso mio marito”?

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 18 Settembre 2025 - 18:43 - Rosaria Federico

Questo articolo è stato pubblicato il 18 Settembre 2025 - 18:43

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Rosaria Federico

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  • Mi sembra che la situazione è molto complicata e ci sono tanti dettagli che non tornano. La testimonianza della figlia è confusa e crea più domande che risposte. È difficile capire veramente cosa è successo quella notte.