Napoli – Una notte di violenza e oltraggio alle forze dell’ordine si è consumata nel quartiere di Ponticelli, periferia est di Napoli. Un uomo di 44 anni, napoletano, è stato arrestato dalla Polizia di Stato e condotto in carcere con le accuse gravissime di minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
La vicenda, un classico episodio di malaffare che degenera, ha avuto il suo epilogo in piazza Aprea, crocevia di traffici e umanità. Tutto è iniziato come una routine, con i poliziotti del commissariato locale che hanno fermato il 44enne per un controllo di ordinaria prudenza.
Ma l’ordinario è diventato straordinario in un attimo. Secondo la ricostruzione degli agenti, l’uomo ha infatti reagito al fermo con un’escalation di violenza inaudita. Non un semplice mugugno, ma una sequela di frasi minacciose e intimidatorie rivolte agli uomini in divisa.
La tensione, già alle stelle, è esplosa quando le parole hanno lasciato il posto ai fatti.Potrebbe interessarti
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Si è sviluppata così una violenta colluttazione sul selciato della piazza. Gli agenti, professionali e determinati, sono stati costretti a una lotta corpo a corpo per neutralizzare l’aggressore e sedare la rissa. Solo dopo duro impegno sono riusciti a bloccarlo e ad ammanettarlo.
Il bilancio dell’aggressione ha registrato danni fisici agli agenti, colpiti durante lo scontro. Le lesioni riportate, accertate al pronto soccorso, hanno aggravato la posizione dell’arrestato, aggiungendo il reato di lesioni a quello di resistenza e minaccia.
Dopo le formalità di rito in commissariato, il 44enne è stato tradotto in carcere, in attesa di convalidare l’arresto e di affrontare il giudizio per la sua condotta oltraggiosa. Un’altra notte che racconta una periferia difficile e il costo, troppo spesso in sangue e insulti, che gli agenti pagano ogni giorno per garantirne la sicurezza.






Commenti (1)
L’articolo mette in luce un evento molto brutto, ma ci si domanda come sia possibbile che succedono cose del genere. Le forze dell’ordine devono essere protette e non aggredite, ma la gente reagisce in modo strano e violento.