Napoli– Un ennesimo, gravissimo episodio di violenza si è consumato ieri sulla linea 151 dell'ANM, in piena Riviera di Chiaia, a conferma di un'allarmante emergenza sicurezza che affligge il trasporto pubblico napoletano.
Una controllora, impegnata in un regolare controllo dei biglietti, è stata aggredita e ferita da un passeggero senza titolo di viaggio.
L'uomo, descritto come ben vestito, con occhiali a specchio e un trolley al seguito, è stato bloccato perché sprovvisto di biglietto. Alla richiesta delle generalità, ha promesso di fornirle alla fermata successiva.
Appena sceso dal bus, però, ha tentato di darsi alla fuga. Quando i verificatori hanno cercato di fermarlo, la situazione è degenerata in un agguato: l'aggressore ha scagliato una bottiglia termica contro una delle addette, colpendola all'orecchio e provocandole una ferita, per poi lanciarle contro anche il suo trolley.
Nonostante il dolore e lo shock, il personale ANM è riuscito a non perdere le tracce del fuggitivo e a richiedere immediatamente i rinforzi.Potrebbe interessarti
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La denuncia politica: "Napoli vive una deriva di violenza"
L'episodio, sebbene di per sé grave, si inserisce in un preoccupante filone di aggressioni che prendono di mira il personale dei trasporti. A evidenziarlo con forza è il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che da tempo porta avanti questa battaglia in Regione.
«Quello di ieri è un fatto di inaudita gravità – dichiara Borrelli – ma, purtroppo, non è il primo episodio del genere. Conferma quanto denunciamo da tempo: chi lavora sui mezzi pubblici è quotidianamente esposto a minacce, insulti e aggressioni. Napoli sta vivendo una deriva di violenza diffusa che non risparmia nessuno».
La soluzione, per il deputato, non può che passare da interventi strutturali: «Occorre potenziare i controlli, installare sistemi di protezione sui mezzi, come paratie di sicurezza per gli autisti, e garantire la presenza costante delle forze dell'ordine nei nodi più critici. Senza sicurezza – conclude Borrelli – non c'è mobilità, e senza mobilità viene meno il diritto alla città per tutti i cittadini».
Un appello che guadagna urgenza dopo ogni nuovo episodio, nell'attesa che ai proclami seguano fatti concreti per proteggere chi, ogni giorno, svolge un servizio essenziale per la comunità.







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