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Napoli capitale della filologia: studiosi da tutto il mondo a confronto

E il convegno sbarca nel carcere minorile di Nisida per sostenere i giovani detenuti.
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Napoli– Per tre giorni Napoli diventa la capitale mondiale degli studi sul testo letterario. Da ieri, giovedì 18 settembre, e fino a sabato 20, la città ospita il convegno annuale della Società dei Filologi della Letteratura Italiana (SFLI), un appuntamento che per la prima volta sceglie il capoluogo campano per riunire accademici da tutta Europa, dal Giappone e dall'America Latina.

Ad accogliere l'evento, ospitato nell'Aula Magna della Scuola Superiore Meridionale in via Mezzocannone, sono stati il rettore della Federico II Matteo Lorito, il responsabile della Scuola Arturo De Vivo e il presidente della SFLI Andrea Mazzucchi.

Filologia e società: un dialogo aperto

Il tema al centro dei lavori è "Filologia e storia della letteratura". L'obiettivo, però, va oltre l'analisi accademica. Il congresso si propone di verificare il ruolo della critica testuale nel panorama dei saperi umanistici moderni, aprendo un dialogo serrato con altre discipline: dalla storia della lingua alla teoria letteraria, dagli studi culturali e di genere fino alle sollecitazioni che arrivano dai dipartimenti internazionali.

Un confronto, quindi, non solo sulla tradizione letteraria dal Duecento a oggi, ma anche su temi di attualità ed emergenza sociale, per dimostrare come la filologia non sia una scienza polverosa ma uno strumento vitale per interpretare la realtà.

La giornata a Nisida: il congresso entra in carcere

L'aspetto più significativo e innovativo del convegno è in programma per venerdì 19 settembre.

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Nel pomeriggio, infatti, i professori abbandoneranno le aule universitarie per entrare nel carcere minorile di Nisida. Qui, nell'Aula Congressi dell'istituto, si terrà una delle sessioni di studio, seguita dalla cena sociale.

Non una semplice visita, ma un gesto concreto di condivisione. Grazie all'accordo con il direttore Giuseppe Guida, le attività del congresso sosterranno direttamente i giovani di Nisida attraverso l'istituzione di borse di lavoro. Una scelta che segna una rara e preziosa commistione tra il mondo accademico d'eccellenza e un'impegno sociale tangibile.

Tra biblioteche e monumenti

Oltre al lavoro scientifico, il programma prevede momenti di approfondimento culturale. I convenuti visiteranno uno dei gioielli del patrimonio napoletano: il Complesso monumentale e la Biblioteca oratoriana dei Girolamini, un tempio di sapere che custodisce volumi rari e manoscritti di inestimabile valore.

Un incontro, quindi, all'insegna dello studio approfondito, ma anche del dialogo con il territorio e le sue eccellenze, umane e culturali. Un modo per dimostrare che la filologia, l'arte di leggere e interpretare i testi, è anche l'arte di leggere e interpretare il mondo che ci circonda.

Il comitato scientifico dell'evento è composto da Andrea Mazzucchi, Luca Azzetta, Alessio Decaria, Teresa Nocita, Paolo Pellegrini, Giulia Raboni e Roberto Rea.

Articolo pubblicato il 18 Settembre 2025 - 14:30 - A. Carlino

Commenti (1)

questo congresso sembra essere molto interesante e utile per tutti quelli che sono interessati alla filologia. ma non so se l’idea di entrare in carcere sia la migliore, visto che ci sono tanti problemi da risolvere.

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