Mariglianella – Doveva essere un sabato di spensieratezza, tra luci, bancarelle e musica dal vivo per i festeggiamenti in onore di San Giovanni Evangelista. Invece, la serata della festa patronale di Mariglianella, piccolo comune a nord della città metropolitana di Napoli, si è trasformata in un potenziale teatro di sangue.
Mentre in piazza la folla attendeva il concerto, in via Napoli improvvisamente le urla hanno squarciato l’aria. Due ragazzini, entrambi appena 14enni, sono venuti alle mani. Uno dei due, in preda all’ira, ha estratto un coltello a farfalla, pronto a colpire l’avversario. A scongiurare il peggio ci hanno pensato i carabinieri, già presenti per i servizi di ordine pubblico previsti in occasione dei festeggiamenti.
Il giovanissimo è stato immediatamente bloccato, disarmato e perquisito.Potrebbe interessarti
Feste patronali e rischio devianze giovanili
Episodi come questo non sono isolati. Sempre più spesso, le feste patronali diventano terreno fertile per risse, regolamenti di conti e prove di forza tra bande di adolescenti. Occasioni pensate per unire la comunità e custodire le tradizioni finiscono per trasformarsi in palcoscenici di violenza giovanile.
Secondo le forze dell’ordine, l’attrazione esercitata dalla folla e dall’assenza di controlli familiari rende queste serate particolarmente delicate: le baby gang approfittano del caos per ostentare armi, consumare droga o regolare vecchi rancori.
La risposta delle istituzioni
La prontezza dei carabinieri a Mariglianella ha evitato che una lite tra adolescenti degenerasse in tragedia. Ma l’episodio rilancia un tema cruciale: come prevenire la deriva violenta delle nuove generazioni e restituire alle feste di paese il loro autentico significato, fatto di socialità, memoria e devozione.







Commenti (1)
L’articolo parla di una situazione molto preoccupante durante la festa patronale. È importante che si faccia qualcosa per prevenire episodi di violenza tra i giovani, altrimenti queste feste diventeranno solo un ricordo brutto. Serve più controllo.