Caivano- Non una semplice lite stradale, ma un vero e proprio schiaffo alla dignità. È quanto ha vissuto Romina, madre di un bambino con disabilità e responsabile locale dell’associazione “La Battaglia di Andrea”, nei pressi della scuola frequentata da suo figlio.
La colpa? Aver chiesto a un altro genitore di liberare lo stallo di sosta riservato alle persone con disabilità.
L’episodio, accaduto nei giorni scorsi ma denunciato pubblicamente venerdì 26 settembre, ha dell’incredibile. Romina, nel chiedere semplicemente il rispetto della legge, è stata aggredita a parole con un fuoco di fila di insulti e parolacce pesanti, davanti agli occhi di altri genitori e alunni.
Insultata per aver chiesto di liberare lo stallo di sosta riservato alle persone con disabilità
"Sono rimasta senza parole", racconta la donna, ancora scossa.Potrebbe interessarti
La protesta non si ferma alla denuncia. L’episodio ha spinto Romina a passare ai fatti, annunciando un esposto formale ai commissari straordinari del Comune di Caivano.
Le richieste sono precise: "Chiederò che la segnaletica degli stalli venga rifatta, rendendola chiara e visibile, e che vengano intensificati i controlli. Non è accettabile dover combattere ogni giorno per un parcheggio e, soprattutto, non è tollerabile subire offese per questo".
Per Romina, la questione travalica l’incidente personale e diventa un test di civiltà per l’intera comunità. "Quel posto auto non è un privilegio o un favore – conclude –, è un diritto sancito dalla legge. Se vogliamo costruire una società più giusta, dobbiamo partire dal rispetto per chi vive una condizione di fragilità. Come rappresentante dell’associazione, sento il dovere di chiedere soluzioni concrete".







Commenti (1)
E’ incredibile come certe persone non capiscano l’importanza di rispetare gli spazi riservati. Non si tratta solo di un parcheggio, ma di dignità e rispetto per chi ha bisogno. Speriamo che le autorità intervengano per migliorare la situazione.