Nella foto l'ingente quantitativo di droga sequestrata
Con la fine dell’estate non si allenta la pressione investigativa sui Monti Lattari e sull’area stabiese.
I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, insieme allo squadrone eliportato “Cacciatori di Sicilia”, hanno dato seguito all’operazione Continuum Bellum 3, già avviata nei mesi scorsi, mettendo a segno nuovi sequestri e un arresto che confermano come il contrasto al narcotraffico resti una priorità assoluta.
A Gragnano i militari hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 37enne accusato di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti, oltre che di detenzione abusiva di munizioni.
L’indagine era partita da un terreno isolato in località Caiazzo, a Casola di Napoli, dove erano state individuate tre piazzole con circa 150 piante di canapa indiana già in fase di fioritura.
La perquisizione domiciliare ha poi portato a un sequestro ben più consistente: 40 chili di canapa essiccata, oltre mezzo chilo di marijuana confezionata in 140 bustine pronte per lo smercio, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. In casa, inoltre, sono stati rinvenuti sei proiettili calibro 38. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.
Parallelamente, a Castellammare di Stabia, i controlli si sono concentrati nell’area dell’“ex aranciata Faito”, storicamente una delle piazze di spaccio più attive della città.
Qui i carabinieri hanno rinvenuto diverso materiale occultato nelle parti comuni degli stabili: cinque stufe a gas “a fungo” risultate rubate (una delle quali già restituita al proprietario), piccoli quantitativi di marijuana e crack, oltre a una pistola ad avancarica con innesco a pietra focaia. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.
Il nome scelto per l’operazione – Continuum Bellum, cioè “guerra continua” – non è casuale. Il richiamo è diretto a una lotta senza tregua che, negli ultimi anni, ha visto le forze dell’ordine stringere la morsa sui gruppi criminali che dominano i traffici di droga nei Monti Lattari.
Un’azione che assume un peso ancora maggiore alla luce dei fatti di sangue che continuano a insanguinare il territorio: appena una settimana fa, a Gragnano, è stato ucciso a colpi di pistola Alfonso Cesarano, ritenuto vicino ai circuiti del narcotraffico dei Monti Lattari. Un omicidio che ha acceso nuovamente i riflettori sugli equilibri criminali dell’area, confermando la centralità di questa rotta della droga che dalle zone interne arriva fino alla fascia costiera stabiese.
L’operazione Continuum Bellum 3 segna dunque un ulteriore capitolo nella strategia di contrasto portata avanti dai carabinieri: una guerra quotidiana contro piazze di spaccio, armi clandestine e tentativi di riaffermazione dei clan, in un territorio che resta crocevia delicato per gli interessi della criminalità organizzata.
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