Ad Afragola, Napoli, il primo giorno di scuola porta con sé un silenzio straziante per Marcello Carbonaro. La sua figlia Martina, uccisa a soli 14 anni a maggio scorso, non tornerà mai più tra i banchi. Ai microfoni di Storie Italiane su Rai1, il padre racconta il dolore e l’incredulità per la tragedia che ha colpito la sua famiglia.
Martina fu colpita alla testa con un sasso, per ben quattro volte, dall’ex fidanzato Alessio, definito da Marcello “un mostro, peggio di Satana”.Potrebbe interessarti
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Il padre ricorda i momenti prima della tragedia e il rapporto di fiducia con la famiglia del ragazzo: “Io sono cresciuto con quella famiglia, conoscevo nonna e nonno. Quando mia figlia l’ha conosciuto, pensavo fosse tranquillo. Le dicevo di stare attenta, ma lui l’ha trascinata in questa tragedia”. Carbonaro denuncia anche l’assenza di scuse e riconciliazione: “La famiglia non ci minaccia, ma ci provoca. Nessuno è mai venuto a casa. La nonna del ragazzo mi ha visto crescere e non c’è stata umanità”.
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Commenti (1)
La storia di Marcello è veramente tragica e fa riflettere tanto. È incredibile come certi eventi possano succedere in una famiglia. Spero che la giustizia venga fatta, ma il dolore rimane per sempre dentro le persone.