Il fenomeno degli affitti in nero sull’isola di Ischia non è una novità, ma una piaga che si ripresenta ogni estate, danneggiando l’economia legale e la sicurezza del territorio.
In risposta a questa diffusa illegalità, la Guardia di Finanza di Napoli ha lanciato una serie di controlli mirati, agendo in collaborazione con le polizie locali di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio.
L’operazione, coordinata anche su indicazione della Prefettura, ha messo nel mirino proprietari e gestori di strutture ricettive extra-alberghiere come case vacanza, bed & breakfast e affittacamere.
I controlli non si sono limitati a una semplice verifica fiscale, ma hanno riguardato diversi aspetti:
Il rispetto delle norme sulle locazioni brevi;
La corretta comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura per motivi di sicurezza;
L’adempimento degli obblighi fiscali.
L’operazione in numeri: un bilancio significativo
I risultati dell’operazione parlano chiaro: su circa 200 soggetti identificati in più di 60 strutture, sono state accertate ben 52 violazioni. I finanzieri hanno scoperchiato un sistema di illegalità diffusa, dove la mancata osservanza delle regole è la norma, non l’eccezione.
Le violazioni più comuni includono:
Mancato Codice Identificativo Nazionale (CIN): Per 19 strutture è stata riscontrata l’assenza del codice, obbligatorio dal 1° gennaio 2025. Altre 17 non lo esponevano in modo visibile, contravvenendo a un obbligo essenziale per la trasparenza e la tracciabilità delle strutture ricettive.
Evasione fiscale: Le interviste agli affittuari hanno permesso di scoprire quasi 110.000 euro di canoni di affitto non dichiarati, una base imponibile sottratta al fisco che alimenta l’economia sommersa. Questo danno economico si ripercuote sull’intera collettività, privandola di risorse che potrebbero essere investite in servizi e infrastrutture.
Sicurezza a rischio: Sono stati scoperti 15 casi di omessa comunicazione dei nominativi degli ospiti alla Questura, una violazione grave che compromette la sicurezza pubblica. Questa pratica, oltre a essere un reato, rende l’isola più vulnerabile a fenomeni criminali, dal momento che non si ha traccia di chi soggiorna sul territorio.
Durante i controlli è emerso anche un caso particolarmente eclatante: un uomo è stato denunciato per aver utilizzato un documento d’identità falso, appartenente alla figlia minorenne, per la stipula di un contratto di locazione. Questo episodio evidenzia non solo la spregiudicatezza di alcuni soggetti, ma anche come l’illegalità negli affitti possa intrecciarsi con altri reati, mettendo in luce un sottobosco di irregolarità che va oltre la semplice evasione.
Perché il malcostume degli affitti abusivi è un problema per Ischia
Gli affitti in nero non sono solo un problema fiscale, ma un malcostume che mina le fondamenta del turismo isolano. Questo fenomeno crea una concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti che, rispettando le leggi, devono sostenere costi e tasse che chi affitta in modo abusivo aggira. Di conseguenza, il mercato si deforma, con prezzi gonfiati e servizi non garantiti, a discapito della qualità e della reputazione turistica dell’isola.
La mancanza di controlli e di un mercato trasparente rende inoltre i turisti più vulnerabili a truffe e frodi, trovandosi a che fare con locazioni improvvisate e senza garanzie. Affittare in nero non è solo una scelta di comodo per chi vuole guadagnare di più, ma un atto irresponsabile che danneggia l’intera comunità, compromettendo la sua credibilità e il suo futuro economico.
Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 2 Settembre 2025 - 07:25
Commenti (1)
L’articolo parla di una situazion che è grave e i controlli fatti dalla Guardia di Finanza sono necessari. Anche se il problema degli affitti in nero non è nuovo, è importante affrontare il tema per garantire la sicurezza dei turisti.