Teano – L’incendio che il 16 agosto ha devastato la sede della Campania Energia, impianto di stoccaggio rifiuti a Teano, apre scenari giudiziari e rilancia l’allarme ambientale nel Casertano.
I rilievi dell’Arpa Campania hanno infatti rilevato la presenza di diossine in atmosfera oltre i valori di riferimento scientifici, un dato che potrebbe pesare nelle indagini sulle cause del rogo e sulle responsabilità della gestione dell’impianto.
Valori di diossine oltre i limiti dopo il vasto incendio divampato il 16 agosto scorso nell’azienda di stoccaggio rifiuti Campania Energia a Teano. Lo ha comunicato l’Arpa Campania, diffondendo i risultati del primo ciclo di monitoraggio condotto con un campionatore ad alto flusso installato nei pressi del rogo.
Le analisi hanno rilevato una concentrazione complessiva di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili pari a 0,27 pg/Nm3 I-TEQ, quasi il doppio del valore di riferimento indicato dalle Linee guida LAI tedesche (0,15 pg/Nm3 I-TEQ).
Il campionamento è stato effettuato tra la sera del 16 e quella del 17 agosto, cioè nelle ore immediatamente successive all’incendio, che si era rivelato difficile da domare a causa della natura dei materiali andati in fiamme.
Più rassicuranti, invece, i dati provenienti dal laboratorio mobile installato nel centro urbano di Riardo, dove i valori di ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono, benzene, toluene, xilenI e polveri sottili (PM10 e PM2.5) non hanno superato i limiti previsti dal decreto legislativo 155/2010.
l rogo, durato ore e difficile da domare per la tipologia di materiale andato in fiamme, si inserisce in una lunga scia di incendi in impianti di trattamento e deposito rifiuti nella provincia di Caserta. Episodi che in passato hanno portato a indagini della DDA per ipotesi di disastro ambientale, traffico illecito di rifiuti e gestione non autorizzata.
Sul caso di Teano la magistratura potrebbe valutare la configurabilità di reati ambientali. Intanto, l’Arpac ha chiarito che nel centro abitato di Riardo non sono stati registrati superamenti dei limiti di legge per gli inquinanti monitorati dal laboratorio mobile, tra cui polveri sottili, benzene e ossidi di azoto.
Durissimo il commento del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che aveva chiesto ad horas i controlli sulla qualità dell’aria:
“I dati purtroppo confermano livelli di diossine oltre i limiti consentiti. È un ennesimo campanello d’allarme per il nostro territorio, già segnato da troppi roghi tossici e da carenza di controlli. Bisogna alzare il livello di guardia per tutelare la salute pubblica e continuare il monitoraggio fino al ritorno alla normalità”.
L’episodio rilancia il tema della fragilità ambientale nel Casertano, area più volte finita al centro di emergenze legate a incendi in impianti di rifiuti e al rischio di nuove “bombe ecologiche” pronte a esplodere.
Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 19 Agosto 2025 - 19:34
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